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dd 1898. Quando si ricostitul aveva quasi raddoppiato i suoi mem–

bri originari;

Lega di miglioramento aggiustatori e montatori meccanici:

costi–

tuitasi nel 1895 con 120 soci, sali ad oltre 400 prima dello scio–

glimento. Quindi si ricostitul nel 1900 con 679 aderenti;

Lega di resistenza fra gli operai fabbri-ferrai di fabbrica:

costi–

tuitasi nel 1896 con l'adesione di un centinaio di operai, vide i suoi

soci triplicarsi nell'anno successivo e dopo lo scioglimento si rico–

stitul con 171 iscritti;

Lega di resistenza fra operai lattonieri:

fu fondata nel 1896 da

300 operai, subi anch'essa

la

repressione del 1898 e si ricostitul

nel 1900 con 160 soci

138

Oltre a queste vi furono poi naturalmente alcune organizzazioni

che preferirono non aderire alla CdL. Fra di esse però ebbe un

certo rilievo solo la già ricordata

«

Lega tornitori

».

Quale fu comunque la caratteristica predominante del movimento

organizzativo metallurgico milanese in questi anni? Sicuramente la

ricerca, spesso incerta, tormentosa, densa d'insuccessi, delle forme

più idonee a tutelare effettivamente e concretamente

gli

interessi

del proletariato locale. Se non si riusci in questi primi

anni

a

definire e realizzare una strategia ed una linea di condotta comune,

come vedremo, non vi fu infatti neppure chiarezza sui criteri di

associazione.Cosicché ad esempio si ebbe spesso un avvicendarsi di

frazionamenti in piccole leghe specializzate che poi, quando eran

ridotte ad un numero esiguo di dementi , si riunivano per rami pro–

fessionali affini in un solo organismo che alla prima occasione, per

dissidi interni e spinte esteriori, si disgregava nuovamente. Questo

processo era caratteristico dei metallurgici. Gli stessi organizzatori

sindacali ne ravvisavano le cause nella

«

poca qualificazione degli

elementi e nel rinnovarsi di essi per l'ininterrotta emigrazione dalle

campagne di elementi rozzi, non infrenati da un nucleo sufficiente–

mente numeroso e consapevole

od

esperto di soci che

li

educasse

e

li

guidasse,.

139 •

Naturalmente questa notevole tendenza ad organizzarsi che si

era sviluppata in città nell'ultimo decennio del secolo non restò

peculiarità esclusiva dei metallurgici milanesi. Organizzazioni di

notevole importanza furono costituite in quegli anni, ad esempio, a

Bergamo e Brescia. Nella prima città ricordiamo l'importante

«

Lega

di resistenza fra operai meccanici, metallurgici ed affini ,., sorta nel

1893. A Brescia l'altrettanto importante

«

Lega di resistenza fra

gli

operai metallurgici

»,

costituita nd 1896.

. Nel complesso comunque appare evidente la constatazione che,

m rapporto soprattutto con altre categorie

operaie,

primi fra tutti

i tipografi, la tendenza all'organizzazione si manifestò nei metallur–

gici lombardi con relativo ritardo: quali

cause si possono addurre

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Biblioteca Gino Bianco