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cli

Milano occupava da sola quasi la metà dei lavoranti

e

vi

erano

ormai localizzate, per la maggior parte, le imprese

cli

medie e

grandi dimensioni.

Il processo

cli

sviluppo che aveva condotto gradualmente a que–

sta situazione

è

stato finora l'oggetto

cli

questa ricerca; importa ora

definirne piuttosto gli effetti dal punto di vista del nostro assunto

complessivo. In

pochi

anni il numero degli operai metallurgici si

era raddoppiato; l'ubicazione urbana delle fabbriche aveva neces–

sariamente eliminato la figura in precedenza dominante dell'operaio

contadino. La maggioranza degli operai stessi era

cli

recente acqui–

sizione a questa attività e perciò, se ancora sussisteva la figura

dell'operaio artigiano, geloso del suo mestiere

cli

cui conservava i

tradizionali

«

segreti

»,

tuttavia ne era venuta del tutto meno l'im–

portanza. La concentrazione, la formazione

cli

grandi complessi,

aveva favorito lo sviluppo

cli

una coscienza comune, sindacale e

politica, fra gli operai, che pure l'esistenza di un largo ventaglio

cli

qualifiche e salari mirava a tener divisi nei loro interessi imme–

diati.

In

poche parole dunque si può concludere dicendo che il

passaggio a strutture produtt ive tipiche della fase capitalistica con–

correva anche necessariamente a creare e rafforzare la formazione

di un autentico proletariato metallurgico, nell'accezione sociologica

e politica del termine.

INDUSTRIE MECCANICHE

(vi sono comprese tutte le olficine e le persone che vi lavorano in qualità

di capi operai, operai, manovali, garzoni ed apprendisti).

provincia

officine con

officine con

totale

meno di

25

lavor.

oltre

25

lavor.

officine operai

officine operai

officine operai

Brescia

275

1.724

39

5.277

314

7.001

Bergamo

170

796

8

1.311

178

2.107

Como

315

1.647

39

2.934

354

4.590

Cremona

127

602

4

177

131

779

Mantova

159

662

6

514

165

1.176

Milano

1.506

8.537

159

35.188

1.665

43.725

Pavia

192

825

5

408

197

1.133

Sondrio

18

77

18

77

Lombardia

2.762

14.870

260

45.809

3.022

60.679

Il 90% delle oltre 3.000 imprese meccaniche esistenti in Lom–

bardia occupava meno

cli

25

operai. Tuttavia

vi

erano

260 opifici

che occupavano complessivamente

ben

45.809

operai,

pari

cioè

al

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