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stabilimenti della Cantoni Krumm, passò rapidamente

dai

circa

100

operai dei primi anni del secolo, del tipo Sulzer a valvola, con

1.000 degli ultimi anni del secolo, e si specializzò ben presto nella

fabbricazione di motrici a vapore, del tipo Sulzer a valvola, con

una produzione molto apprezzata, tanto che in buona parte veniva

anche esportata in alcuni paesi europei

29

Alla fine del 1891 l'officina occupava un'area di 95.000 metri

quadrati, di cui 12.000 coperti e disponeva di 250 cavalli dinamici

di forza motrice. La sua produzione annua era di circa 120 motori

con 1.50 caldaie

30 •

Fra le imprese affermatesi già da tempo si segnalava invece an•

zitutto la

«

Ernesto Breda

».

Abbiamo già seguito le vicende dello

stabilimento dell'Elvetica dalla sua costituzione fino a quando,

dopo vari passaggi di proprietà, fu rilevato nel 1886 dall'ing . Breda,

col concorso della Banca Commerciale Italiana. Nel 1890 le offi.

cine di questo complesso ricoprivano interamente un'area di 19.000

metri quadri, disponevano di 385 macchine con una forza di 360

cavalli dinamici, mentre la produzione , pur in quell'anno di crisi

fu di 35 locomotive oltre ad un numero imprecisato di macchine

varie"· Nel 1899 infine anche la Breda da società in accomandita

venne trasformata in società per azioni.

Accanto alla Breda si segnalavano ancora a Milano con una

produzione dello stesso tipo la Miani e Silvestri e la Grondona, che

dal 1899 furono poi riunite nella importante

«

Società Anonima

Officine Meccaniche

»

con un capitale interamente versato di

Ji.

re 7.000.000. Da citare ancora, per concludere, fra le fabbriche di

un certo rilievo, la

«

Prinetti

»

produttrice di macchine per cucire,

la

«

Larini Nathan

»

specializzata in macchine idrauliche, la acco–

mandita

«

Riva Monnaret

&

C.

» "

che nel nuovo stabilimento di

via Savona a Milano si dedicava alla fabbricazione di turbine idrau–

liche e regolatori, occupando circa 200 operai, la

«

Siiffert e Guioni

»

e qualche altra .

1898-1903.

Dopo il lungo periodo di depressione economica che aveva cau•

sato un arresto nello sviluppo delle industrie lombarde, l'anno

1898 segnò una svolta molto significativa. Da questo momento fino

alla vigilia della guerra i due settori della metallurgia e della mec–

canica furono in costante espansione appena interrotta, per brevi

periodi,

da

«

crisi

»

temporanee che interessarono l'uno e l'altro

campo. Il 1898

è

anche l'anno per

il

quale si può disporre di una

serie

di dati che illustrano la situazione complessiva dell'industria

lombarda. A fornirli

è

la

«

Statistica Industriale della Lombar•

343

Biblioteca Gino Bianco