

tiche
»,
affermavano, - e contro questo capitale
«
possiamo domanda–
re e domanderemo pacatamente ma compatti che meglio le rinume–
rino
»;
naturalmente tutto ciò per gradi, senza intralciare lo sviluppo
edilizio della città e, ovviamente, intaccare i loro profitti
281 •
Ma non
fu
con questi argomenti che i capimastri riuscirono a fare breccia nel
fronte degli scioperanti.
Da quando si era deciso di persistere nello sciopero, la
Società
Muratori aveva cominciato ad organizzare i soccorsi agli scioperanti.
L'Associazione di M. S. fra gli addetti all'arte edilizia, oltre a non .
aver nessuna parte nella direzione dello sciopero, si distinse anche
in questa occasione per la sua inefficienza; nonostante la sollecita–
zione dei suoi soci muratori, che partecipavano con gli altri allo
sciopero, si limitò ad un'offerta di 200 lire, offerta che
fu
rifiutata
dagli scioperanti radunati all'Arena
282
•
Il
«
Fascio Operaio
»
ed
«
Il Secolo
»
aprirono delle sottoscri–
zioni, mentre si costituiva un Comitato fra le Società operaie mila–
nesi a sostegno dello sciopero. Il Comitato delle cucine economiche
deliberò di installare una cucina economica nel recinto dell'Arena,
che ogni giorno
fu
in grado di fornire 2.000 minestre e di distribuire
600 kg. di pane, fornito a prezzi di favore dalla nuova cooperativa
operaia di panificazione; gran parte delle forniture per la cucina
erano offerte gratuitamente da commercianti e negozianti milanesi
283 •
Un gran numero di scioperanti continuò infatti a riunirsi ogni
giorno all'Arena per tutta la durata dello sciopero; ogni giorno i
cronisti dei vari quotidiani vi facevano una visita, per poter rife–
rire sugli sviluppi di questa agitazione, che era seguita con vivo
interesse dalla popolazione milanese, e sui discorsi dei dirigenti della
Società Muratori. Cosl riferiva, ad esempio,
«
L'Italia
»,
sotto il
titolo
Le
prediche dal Pulvinare:
Tutti i giorni alle IO dopo la colazione e alle 6 prima
che
gli
scioperanti vadano
a casa, c'è predica
dal
Pulvinare. Diciamo predica
perché
gli
oratori parlano
sempre
in
modo
da
disgradare un curato, e come si
è
visto e si vede, otten•
•
gono
gli
stessi
effetti
che ottiene
il
curato: la calma e
la
rassegnazione più
perfetta. Tutti questi oratori citano Cristo,
il
grande riformatore,
il
grande
socialista e talvolta buttano là persino qualche passo della Bibbia. Quando
Cristo errava per
la
Palestina... non faceva mica
il
vagabondo. Errava per far
conoscere ai poveri i loro
diritti.
Cristo predicava alle
turbe:
queste lo ascol•
tavano e a
poco
a
poco
riuscirono a rialzare
la
testa. Ascoltate anche
voi
e vincerete
284•
Come si vede, si era ad un livello di propaganda molto elemen–
tare, ma, che faceva indubbiamente presa su quegli operai di ori–
gine contadina e per la maggior parte ancora legati alla campagna.
Nel corso dello sciopero la Società Muratori riusci a far uscire un
opuscolo che illustrava le ragioni degli scioperanti, del quale ven–
nero rapidamente esaurite 4.000 copie,
per
cui
fu
necessaria una ri-
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