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insieme

ai

muratori, affiancati nelle lotte di ogni giorno, ma senza

mirare al socialismo; essi pensavano ad un governo di popolo che

permettesse l'estendersi della cooperazione, secondo gli insegna–

menti di Mazzini. La discriminante sul socialismo rimase fino allo

scioglimento dell'Unione Assistenti, dopo appena due anni dalla sua

fondazione.

LO SCIOPERO DEL

1887

E LE LOTTE DURANTE LA CRISI EDILIZ IA.

La prima e più importante esperienza di lotta della Società

Muratori di Milano fu lo sciopero del 1887. La prima storio–

grafia operaia a distanza di circa un ventennio lo ricordò come una

grande vittoria dei muratori"', ma l'analisi delle vicende di quei

giorni condotta sulla stampa quotidiana e operaia milanese del–

l'epoca offre un quadro assai diverso. La dinamica di quegli av–

venimenti è assai interessante in quanto è rappresentativa dello

spazio che il potere politico lasciava in quegli anni alle agitazioni

operaie, come della strumentalizzazione delle stesse da parte delle

varie forze borghesi presenti allora a Milano.

Per i muratori lo sciopero dell'87, nonostante i limiti dei

risultati, rappresentò un'esperienza di notevole importanza a livello

di massa e portò all'interno della Società Muratori elementi di chia–

rificazione che si tradussero in un salto di qualità dell'organizza–

zione operaia, con il superamento dei livelli ideologici più ar–

retrati che fino ad allora avevano dominato al suo interno.

Lo

sciopero fu determinato dal proposito dei capimastri di non

rispettare la Convenzione sull'orario e la tariffa stabilita con le

rappresentanze dei muratori all'inizio del mese di aprile. Nonostante

la maggioranza dei capimastri avesse firmato l'accordo, molti si

dimostravano contrari per cui, nel corso di un grande comizio te–

nuto al Politeama dalla Società Muratori fu deciso, qualora non si

fosse riusciti ad accordarsi, di fare degli scioperi

«

pacifici o par–

ziali

»

250 •

Il contrasto si rivelò drammaticamente all'inizio del mese di

settembre quando, mentre l'orario avrebbe dovuto essere ridotto

di un'ora senza variazione di salario, i muratori dovettero consta–

tare che i capimastri non intendevano pagare l'ora in meno

251

La prima domenica di settembre pertanto, si tenne subito un

grande comizio al Politeama; il teatro era gremito e alla presidenza

furono chiamati l'E spelti e l'Ermolli, che vennero incaricati di rap–

presentare i muratori alla pro_ssimariunio'?e con i c~pimas_tri.f:n–

trambi parlarono contro lo sc10pero:

«

Noi non vogliamo

il

socia–

lismo - dichiarò l'Espelti - domandiamo che non ci

venga

tolto

305

Biblioteca Gino Bianco