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L'UNIONE ASSISTENTI COSTRUTTORI DI MILANO.

Fra l'organizzazione operaia e quella padronale si collocò, per un

certo periodo, quella degli

«

assistenti di fabbrica

».

Si trattò di

un'associazione, denominata

«

Unione Assistenti Costruttori di

Mi–

lano», fondata nel gennaio 1893 per iniziativa di alcuni allievi

capimastri™. L'associazione era priva di capitale e non aveva nep–

pure una propria sede, limitandosi a prendere in affitto un locale

per le riunioni settimanali ed alcune conferenze pubbliche; si trattò .

di un tentativo di organizzazione che però non riuscl, infatti l'asso–

ciazione, dopo un anno che non funzionava, si sciolse verso la fine

del 1895 ,..,_

Lo

scopo dell'Unione Assistenti, secondo il suo statuto, sarebbe

stato

«

l'istruzione nel disegno e nella costruzione per gli allievi

capimastri»; in realtà l'associazione aveva interessi assai più

rile–

vanti riguardanti la difesa degli interessi della categoria in campo

economico e sociale; i soci erano pochi, ma si trattava di giovani

lavoratori il cui sforzo organizzativo fu volto alla ricerca di una

possibile unione con i muratori. Si

è

già rilevato come gli assi–

stenti dei cantieri edili avessero subito un processo di declassa–

mento nel corso degli ultimi vent'anni e come la loro condizione si

fosse avvicinata per molti aspetti a quella degli operai ; nonostante

ciò non avevano perduto la caratteristica di

«

controllori

»

che li

rendeva particolarmente odiosi

246 •

Una eco delle posizioni del–

l'Unione Assistenti si riscontra sia sul « Costruttore

»,

che riferl

sulle conferenze polemizzando contro il lavoro cooperativo propu–

gnato dall'Unione, che sul « Muratore» ; polemizzando con que–

st'ultimo che si era espresso in termini di capimastri onesti e di

capimastri

«

birbanti

»,

gli assistenti sostenevano che l'ambiente

era più forte degli uomini e le ingiustizie sociali dipendevano

dall'organizzazione del lavoro, piuttosto che dal malanimo dei

detentori della ricchezza.

«

Cambiato l'ambiente - sostenevano - _

avrete cambiato gli uomini, o per lo meno i fenomeni di cui

gli uomini sono strumento » "'; ma la questione di foodo verteva

appunto su questo aspetto, poiché da un lato i muratori invitavano

gli assistenti a

«

camminare coi princlpi socialisti

»

se volevano rag–

giungere quello scopo e dall'altro gli assistenti replicavano che

« invece di magnificare le idee socialistiche venute d'oltr'Alpe si

dovrebbe attuare l'insegnamento di Mazzini che già nel 1840 addi–

tava la via della cooperazione »

243 •

Consideravano le teorie socialiste

realizzabili soltanto in un futuro molto lontano,

«

ma completa–

mente ingombranti e impotenti a rimediare i mali attuali

»

che, a

loro giudizio, si potevano 'vincere soltanto « con lenta e pratica

evoluzione degli elementi sociali che abbiamo sottomano

».

Essendo

tanta la strada da percorrere, ritenevano possibile percorrerla

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Biblioteca Gino Bianco