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si legge nello Statuto della Lega,

«

uomini generalmente conosciuti

dai lavoratori della città, quali apostoli convinti, disinteressati,

pronti al sacrificio, e capaci di sostenere di fronte

ai

nemici

ed

agli avversari i diritti degli operai, i principi del socialismo mo–

derno»

223•

Il tentativo organizzativo e di maggior politicizzazione

della categoria non ebbe però successo in quei primi anni finché

nel 1894 la Lega scomparl nello scioglimento generale di tutte le

associazioni operaie. Fu ricostituita soltanto nel 1901, ma nel 1903

venne fusa con la Mutua, allo scopo di eliminare il dualismo che

si determinava nella categoria per l'esistenza di due organizzazioni,

rendendo obbligatorio per tutti i soci lo scopo della resistenza e

lasciando come facoltativo quello della mutualità""·

Il periodico

«

Il Muratore» e l'att eggiamento della Società Mutua

di Miglioramento verso le altre organizzazioni operaie e socia–

liste.

Il più importante strumento organizzativo e di propaganda della

Società Muratori di Milano fu il periodico

«

Il Muratore », che

fu

pubblicato a Milano dal giugno 1889 al 30 aprile 1898. Il pe–

riodico, come si

è

visto, aveva avuto una fase precedente, prima

a Bologna e poi a Torino, dove era uscito, dal maggio 1886 al

giugno 1887, come

«

organo della classe operaia muraria». Sempre

a Torino, con la dicitura Torino-Milano, era ricomparso nel luglio

1888 per una ventina di numeri, dopo di che fu coinvolto nella

crisi dell'Associazione muratori di Torino e cessò le pubblicazioni,

per riapparire pochi mesi dopo per iniziativa della Società Mura–

tori di Milano

225

Il periodico era mensile; soltanto per un certo

periodo, dal 1894 al 1895, uscl come quindicinale con il titolo

«

La battaglia del muratore

»

e come supplemento al giornale so–

cialista

«

La Battaglia

».

La tiratura del giornale si mantenne sulla

media di 3.000 copie; non era in vendita nelle edicole, ma distri–

buito fra i soci a cura delle Società di muratori. Milano ne diffon–

deva, nel 1890, circa 2.000 copie, Torino 300, lntra e Pallanza 150;

il rimanente era distribuito fra varie Società muratori di altre lo–

calità.

L'impronta al periodico

fu

data soprattutto

dal

muratore Silvio

Cattaneo, che ne era redattore e che fu indubbiamente la perso–

nalità più notevole dell'organizzazione dei muratori di allora; esso

esprimeva pertanto le posizioni più avanzate allora presenti nella

Società, piuttosto che il liveJlo di coscienza di classe, sindacale o

politica dei muratori milanesi in genere e del Consiglio

stesso

della Società, dove permasero a lungo posizioni anche assai

arre–

trate. L'apparizione del giornale a Milano, dopo alcuni

mesi

di

296

Biblioteca Gino Bianco