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lavori

eseguiti

manutenzione

utili

anno

per

proprio conto

per c/to clienti

a ripartire

1887

13.950,00

5.403,27

824,83

1888

123.530,46

8.885,95

3.924,69

1889

154.852,41

8.252,22

8.672,38

1890

124.393,08

10.747,17

9.169,27

1891

132.787,06

14.747,91

11.569,60

1892

130.984,03

21.115,96

8.436,55

1893

290.846,23

22.708,25

7.928,16

1894

413.208 ,36

24.932,92

13.378,88

1895

297.166,39

42.405,03

31.707,49

1896

517.155,80

67.758,10

41.811,49

anche altri operai, con l'obbligo però di sottoscrivere una prima

quota dell'azione o di iscriversi alla Società Mutua. Per facilitare

l'ingresso degli operai, nel 1897

fu

diminuito il taglio delle azioni,

da 25 a 15 lire. Qualora i soci avessero assunto lavori in proprio,

dovevano rispettare l'orario e la tariffa in vigore; in caso contrario

avrebbero perduto le proprie azioni, che sarebbero state devolute

al fondo vecchiaia e impotenza al lavoro

210

Ai vantaggi innegabili derivanti alla categoria dall'esistenza della

Cooperativa, si contrapponevano aspetti negativi più generali; es-

sa rappresentav a infatti interessi tipicamente corporativi e si fa.

ceva portavoce delle tendenze più arretrate presenti nella Società

Muratori, secondo cui l'emancipazione della classe operaia sarebbe

stata realizzabile attraverso il lavoro cooperativo, piuttosto che

con la lotta di classe.

È

da rilevare che fra i soci della Cooperativa

con cariche di rilievo erano anche elementi del Consolato Operaio

e dell'ambiente radicale (come il Romussi che era fra i probiviri).

È

significativo inoltre come al fallimento dello sciopero del 1887

abbiano contribuito , nell'ambito della Società Muratori, proprio quei -

membri dirigenti che si facevano fautori del lavoro cooperativo, con

la decisione di concedere operai a quei capimastri che avevano accet–

tato le condizioni concordate e la Cooperativa

fu

la prima a ripren–

dere il lavoro

211

,

rompendo la compattezza dello sciopero.

I.a Federazione M11raria.

La Società Muratori di Milano compl uno sforzo notevole, a

partire dal 1889, per unire jn Federazione le varie associazioni di

muratori esistenti allora in Italia . Il compito risultò quanto mai

difficile, ma il Consiglio direttivo della Società - e in particolare

Silvio Cattaneo - si adoperò costantemente per diffondere l'idea

292

Biblioteca Gino Bianco