

La Cooperativa Lavorartti Muratori.
L'idea di costituire una cooperativa di costruzione fra i soci
della Società Muratori sorse nel gennaio del 1887; si aprl una sot–
toscrizione e la Cooperativa cominciò a funzionare dal mese di
luglio e fu costituita legalmente nell'ottobre successivo'°' La Coo–
perativa fu la prima ad aderire alla Convenzione dell'aprile 1887,
per dimostrare come fosse possibile lavorare 1O ore, pagare gli
operai
in
base alle nuove tariffe e realizzare ugualmente dei gua–
dagni
205
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Fu costituita con un capitale di sole 163 azioni da lire
25
(delle quali 60 sottoscritte dalla Società Muratori) . Nel giro
dei primi dieci anni i sottoscrittori furono solo 669, compresi i
non muratori, in quanto per la maggior parte degli operai era im–
possibile risparmiare anche quei pochi centesimi settimanali necessari
per
raggiungere le
25
lire per l'acquisto di un'azione.
Agli
inizi la Cooperativa dovette affrontare notevoli difficoltà;
anzitutto fu difficile ottenere la fiducia dei fornitori, che avevano
visto fallire diverse altre cooperative; inoltre i proprietari di case,
a parte i pochi ben disposti verso la classe operaia, non si mo–
strarono inclini, in un primo tempo, ad affidare i lavori di manu–
tenzione alla Cooperativa. Un'altra difficoltà, che nel 1897 non
era
ancora stata del tutto superata, era quella di ottenere appalti per
lavori pubblici, in quanto i suoi ribassi erano sempre superati da
qualche altra ditta appaltatrice poco scrupolosa""'· La vita della Coo–
perativa fu comunque assicurata dalla Società Edificatrice di abita–
zioni operaie, per la quale costrul un primo lotto di casette a Porta
Vittoria (per complessivi 72 locali) già nel 1887-88, al quale segui–
rono altri tre grup~i negli anni successivi, a Porta Vittoria e nel
quartiere Magenta . Il Comune cominciò ad affidare qualche la–
voro alla Cooperativa dal 1892 ed in seguito divenne uno dei suoi
migliori clienti "".
Dall'esame dei dati di bilancio, si nota come l'attività della
Cooperativa non abbia mai assunto carattere di speculazione ed
abbia sempre fatto registrare un andamento economico in attivo,
nonostante gli operai fossero sempre retribuiti con tariffe superiori
a quelle correnti sul mercato di Milano. Notevole il continuo raf–
forzamento della Cooperativa, che superò senza scosse anche i
difficili anni della crisi edilizia. A tutto il 1896, un prospetto
riassuntivo delle principali voci di bilancio offre i dati che vengono
riportati a pag. 292 ""·
Per poter lavorare nella Cooperativa i muratori ed i badilanti
dovevano essere iscritti come soci azionisti e possibilmente essere
anche soci della Mutua; i manovali ed
J
garzoni dovevano essere soci
della Mutua e possibilmente anche azionisti; una volta che fos–
sero stati occupati tutti gli aventi diritto , potevano essere assunti
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Biblioteca Gino Bianco