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minimi di 1.200 soci, come nel 1896

183 •

Il movimento dei soci,

nel suo complesso, era assai più considerevole; infatti nel primo de–

cennio si erano avute (comprese le Sezioni di provincia) 6.124 iscri–

zioni, ma nello stesso periodo 4.773 soci avevano lasciato la Società

184

;

le defezioni venivano soprattutto dalle Sezioni della provincia « e

ciò in forza della propoganda del prete - scriveva « Il Muratore

» -

che li minaccia di tutti i fulmini del cielo se restano in Società, e

del padrone che li intimorisce e minaccia di licenziamento se non

sortono »

185 •

Molti muratori invece lasciavano la Società non riu–

scendo a rimanere al corrente con le quote, per

la

loro indigenza.

La Società disponeva di un modesto capitale, che si mantenne

pressoché costante fino al 1898

186

;

nonostante ciò riusciva a svol–

gere una notevole attività nel campo del mutuo soccorso; furono

invece minime le spese per la difesa dei diritti sul lavoro in con–

fronto a quelle per sussidio malattia e ciò non soltanto perché,

fino alla fine del secolo, lo scopo della resistenza rimase sempre su–

bordinato alla mutualità, ma perché i muratori evitarono quasi

sempre, per timore del licenziamento, di denunciare alla Società i

soprusi cui erano spesso sottoposti, impedendo a questa di interve–

nire in difesa dei loro diritti. A questo proposito, il segretario Bel–

lotti commentava nel 1896:

Ciò significa che pervennero alla Società pochi reclamidei muratori, mentre

purtroppo la spesa sarebbe molto maggiore, se non

ci

fossero

gli

incoscienti che

si lasciano stupidamente sfruttare, credendo

di

non aver alcun diritto a recla–

mare. Se

tutti

i

muratori che sono stati violati nei loro

diritti

e maltrattati

reclamassero alla Società avrebbero da questa protezione e sussidio se rima–

nessero vittime

187.

Dal 1889 la Società riprese la stampa del giornale« Il Muratore »,

che si mantenne su una tiratura mensile di 3.000 copie; soste–

neva inoltre spese abbastanza rilevanti per l'organizzazione a Milano

ed in provincia e a favore della Scuola professionale muraria, con–

tando quasi esclusivamente sui contributi delle quote dei soci.

Soltanto verso la fine del 1889 la Società Muratori poté contare

in modo regolare su di un periodico come strumento di organizza–

zione e propaganda; nei primi mesi di vita fu impegnata nel lavoro di

agitazione e di propaganda per il miglioramento dell'orario e dei sa–

lari, attività che portò alla stipulazione della Convenzione del 1887 ed

al successivo sciopero del mese di settembre, di cui si parlerà in

seguito.

Le

basi per Io sviluppo futuro della Società furono poste

appunto nei giorni dello sciopero; cosi pure l'avvio dell'azione di

organizzazione e propaganda nelle campagne, la fondazione di una coo–

perativa di costruzione fra i muratori , e in seguito l'istituzione

della

scuola professionale muraria.

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