adoperando per unire in federazione tutte le asSOC1SZ1oni murarie
esistenti allora in Italia e le aveva interpellate per una prima riu–
nione dei loro rappresentanti
178•
Parecchi mesi erano passati senza
risultati, soprattutto perché quelle associazioni erano per lo più
dirette da soci onorari o benemeriti, estranei alla categoria, diffi.
denti verso qualsiasi novità che si allontanasse in qualche modo
dal
mutuo soccorso.
Il primo numero del
«
Muratore
»
usd appunto con il pro–
gramma
della costituenda Federazione degli Operai Muratori d'Italia
e all'appello rispose fra gli altri un gtuppo di muratori di Milano
che, riunitisi in assemblea il 29 maggio 1886 con alcuni membri del
POI nella sede di quest'ultimo , decisero di costituire una nuova so–
cietà di soli operai, con il nome di Società Mutua e Miglioramento
Muratori di Milano e Provincia, allo scopo di organizzare la cate–
goria per ottenere un miglioramento dell'orario e delle tariffe
179
•
Venne subito nominato un Comitato provvisorio, con l'incarico di
compilare uno statuto sociale. Appena costituitasi,
la
Società venne
coinvolta nello scioglimento del POI, ma alcuni soci,
il
1
°
agosto
dello stesso anno, dichiararono ricostituita la Società
180
,
che inviò
due rappresentanti al primo Congresso murario che si tenne a Ge–
nova il 15 agosto 1886, data che
fu
poi considerata come quella
di fondazione definitiva della società, in quanto corrispondente al
primo atto con cui essa prendeva parte alla vita sociale "'.
La
molteplicità delle forme organizzative e delle esperienze svilup–
pate dalla Società Muratori richiede un esame separato delle varie
organizzazioni che ad essa fecero capo, cosl da metterne in luce i
diversi aspetti .
i.A
Società Mutua di Miglioramento fra i l.Avoranti Muratori, Mano–
vali, Badilanti e Garzoni di Milano e Sezioni unite.
La
Società era organizzata sulla base del mutuo soccorso; po–
tevano farne parte soltanto i lavoratori addetti all'arte muraria;
quei soci ai quali fossero stati affidati incarichi come assistenti o di–
rigehti presso i capimastri, non potevano coprire cariche nella
Socetà e perdevano il diritto di voto nelle assemblee; se dopo due
anni non ritornavano semplici operai venivano cancellati dai ruoli
sociali
112 •
Le
adesioni aumentarono rapidamente nei primi mesi di
vita della Società; alla fine del 1886 i soci erano già 450 circa,
1.000 nel marzo successivo e raggiunsero i 1.500 nell'aprile in
coincidenza con l'agitazione per l'orario e la tariffa; anche per il
futuro
il numero dei soci in regola con le quote si mantenne
attorno a questa cifra, raggiungendo delle punte di 3.000 e dei
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