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tato dai carabinieri ed alcuni muratori vennero arrestati

169

Lo

scio–

pero fu del tutto spontaneo; la presidenza della Società di Mutuo

Soccorso dei Muratori, che non riuscl ad evitarlo, si preoccupò di

inviare una lettera al prefetto, declinando qualsiasi responsabilità.

«

I sottoscritti rappresentanti la suddetta Società - si legge in tale

lettera - si fanno un dovere di rendere avvertito questo onore–

vole ufficio che lo sciopero fatto oggi dagli operai muratori

è

affatto

estraneo alla società »

170

Questo atteggiamento non era condiviso

da tutti i soci; infatti, alla riunione di circa 1.500 muratori che si

tenne il giorno dopo, prese la parola proprio l'ex presidente della

Società

171

,

che propose all'assemblea di chiedere l'orario di 10 ore

per l'estate , a 40 centesimi all'ora e di 8 ore per l'inverno, a 35

centesimi. Fra le approvazioni generali, venne nominata una com–

missione che trattasse con i capimastri su questa base. La mediazione

del sindaco non era valsa a nulla, in quanto i capimastri avevano

dichiarato di preferire la cessazione dei lavori, piuttosto che cedere

172

Lo

sciopero fu generale e dove si lavorava ciò avveniva per l'im–

ponente schieramento della forza pubblica

m .

Una sessantina di ope–

rai vennero arrestati ed alcuni rimasero feriti dalle cariche dei cara–

binieri intervenuti per disperdere un corteo. La combattività dei

muratori fu assai notevole nei giorni dello sciopero; la loro agita–

zione fu inoltre la più lunga e la più organizzata fra quelle delle

varie categorie che scesero in sciopero in quella circostanza. Si tene–

vano assemblee con la partecipazione di molti operai per trattare

dello sciopero; le richieste emerse dalle assemblee venivano verba–

lizzate ed una rappresentan za dei muratori era incaricata di condurre

su quella base le trattative con i capimastri e le autorità.

Le

pres–

sioni di queste ultime per far cessare lo sciopero furono notevoli.

La questura finl con l'aver ragione della resistenza della commis–

sione dei muratori, argomentando che la mancata ripresa del lavoro

durante le trattative sarebbe stata considerata un atto di

«

ostilità

ingiustificabile verso i principali » e avrebbe fatto supporre

«

che

altro movente spinga gli operai che non sia quello di migliorare

la

loro posizione»

174 •

La commissione dei muratori, riunitasi nella se–

de della Società di Mutuo Soccorso, decise quindi di sospendere lo

sciopero per 10 giorni, in attesa che procedessero le trattative per

giungere ad un accordo

175

Il giorno successivo le autorità intervennero con un manifesto

della questura che minacciava l'arresto per chiunque avesse cercato

di sospendere

il

lavoro, per cui la riunione dei muratori riuscl quel

giorno assai meno numerosa e la commissione potè persuadere gli

operai ad accettare la tregua. Nei giorni successivi si tennero ancora

diverse riunioni private, con la partecipazione di membri del Con–

solato Operaio e della Società di Mutuo Soccorso, finché i capimastri

si presentarono al Sindaco, dichiarandosi disposti ad accordare un

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