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aumento del 10%. Si era rimasti molto lontani dalle richieste dei mu–

ratori e corsero ancora voci di sciopero, ma ormai la situazione non

era più favorevole e la proposta dei capimastri dovette essere ac–

cettata

176•

Nonostante il parziale insuccesso dello sciopero, appare singo–

lare per quegli anni e al confronto con le altre categorie operaie, la

capacità di organizzazione dimostrata dai muratod in questa circo–

stanza, capacità che dovette essere favorita, nel suo sviluppo, dalle

frequenti occasioni che avevano di riunirsi al

«

Ponte

»

per il collo–

camento; si trattava inoltre di una delle categorie più numerose di

operai, accomunati da condizioni di vita e di lavoro che, per la sal–

ruarietà dell'occupazione e l'organizzazione primitiva dell'industria

edilizia, erano fra le peggiori; la relativa uniformità delle retribu–

zioni, infine (la

«

giornata

»

del muratore era pagata allo stesso

prezzo in tutta Milano), costiruiva anch'essa un elemento che facili–

tava la mobilitazione operaia su obiettivi comuni di lotta.

fl

pertanto

evidente come la riunione al

«

Ponte

»,

dove convenivano centinaia

e a volte migliaia di muratori quando si trattava di porre rivendica–

zioni o decidere uno sciopero, costituisse un elemento di forza e di

incoraggiamento, ma soprattutto una base di organizzazione, ele–

menti questi ultimi che difficilmente potevano essere presenti nelle

stesse proporzioni nelle condizioni di lavoro caratteristiche dell'in–

dustria di allora, in generale ancora frazionata in imprese di mode–

sta entità.

L'OR GANIZZAZIONE DI RESISTENZA DEI MURATORI . .,

L'organizzazione di resistenza dei muratori milanesi ebbe origine

nel maggio 1886 per iniziativa di un gruppo di muratori e con l'ap–

poggio del Partito Operaio Itali ano'"·

In

quei giorni era apparso

per la prima volta a Torino il periodico

«

Il Muratore

»,

che si pro–

poneva l'or ganizzazione di rutta la categoria sulla base dei prindpi

operaisti affermatisi nell'ultimo congresso di Mantova della Confede–

razione Operaia Lombarda. A Milano, la presenza dell'Associazione

di Mutuo Soccorso fra gli Addetti all'Arte Edilizia aveva ostacolato

fino ad allora la costiruzione di una organizzazione operaia su basi

di classe, ma il prevalere definitivo della tendenza operaista, che ave–

va portato alla fusione fra la Confederazione ed il POI, costirul in–

dubbiamente un elemento di forza e di incoraggiamento per i mura–

tori ad unirsi in associazione libera dalle influenze borghesi.

Il sorgere della Società si ipserl in un movimento organizzativo

della categoria che aveva preso le mosse alcuni anni prima per inizia–

tiva della Società di Resistenza e Cooperativa fra i Lavoranti Mu–

ratori di Bologna e provincia. Già dal 1885 quella Società si stava

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Biblioteca Gino Bianco