

sociazione fra Capimastri ed Imprenditori , che presenierebbe il mag–
giore interesse, non si sono trovate che notizie indirette, relative cioè
allo scioglimento della stessa quando, nel 1884, come si
è
visto,
per iniziativa del suo gruppo dirigente, decise di aderire all'Asso–
ciazione Arte Edilizia.
Un'istituzione che ebbe un ruolo di un certo rilievo nel settore
fu
il Collegio dei Costruttori, costitui tosi presumibilmente nel 1871,
anno in cui comparve anche
il
primo numero del
«
Giornale dei
Costruttori »
160 •
Nel 1873
il
Collegio era un'istituzione già abbastanza consoli–
data ; suo scopo principale era quello di
«
promuovere
il
migliora–
mento dell'arte, col diffondere l'istruzione tecnica e gli elementi di
coltura generale fra i costruttori»
161
;
si trattava di un'istituzione a
carattere accademico, che non intese mai occuparsi di questioni
po–
litiche o comunque di argomenti che esulassero da questo suo carat–
tere. Il Collegio istitul una cassa di sussidio per i soci in caso di
infortuni sul lavoro; con i proventi del giornale, inoltre, si propo–
neva di creare un fondo per
il
soccorso agli operai infortunati. I
membri del Collegio erano tutti ingegneri, architetti o semplicemente
costruttori. L'istituzione ebbe una funzione importante, in campo
edilizio, dal punto di vista tecnico, ma non svolse alcun ruolo di
rilievo nel campo politico e sociale.
La
prima agitazione dei muratori dopo l'unificazione fu quella
del 1860. A quella data non esisteva ancora alcuna forma organiz–
zativa della categoria; la Società di Mutuo Soccorso dei Muratori,
infatti, fu fondata proprio nel luglio 1860, alla fine dello sciopero
dei muratori milanesi.
Lo
sciopero ebbe un carattere spontaneo, sulla
spinta del notevole disagio economico aggravatosi da tempo per
il
continuo rincaro dei prezzi dei generi alimentari che provocava un
vivo malcontento fra i ceti meno abbienti della popolazione. Un
primo tentativo di sciopero si ebbe nel mese di marzo; l'appros si–
marsi della buona stagione, che coincideva normalmente con la ge–
nerale ripresa dell'attività edilizia, era propizio all'avvi<' di una
azione rivendicativa.
Per dare un'idea del carattere spontaneo di questa prima agi–
tazione,
è
opportuno riportare la cronaca dell'avvenimento, come
appare
dai tanti rapporti che in quei giorni vennero indirizzati al
questore dagli ispettori di pubblica sicurezza
162
•
Nel
giorno
20
an.tecirca ore
7
antim. un
piccolo numero
di
giornalieri
muratorisi trovavanoneghittosi sulla piazzettacosi detta Ponte Vedro, allorché
quattro o cinque individui, decentemente vestiti si presentarono
agli
operai,
li
eccitarono a munirsi
di
una bandiera nazionale e
di
entrare
in
tutti
gli
stabilimenti onde unire un copioso numero
di
operai
per
poscia recarsi
al
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Biblioteca Gino Bianco