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incaricati

di

rilevare i dati, tanto più che

la

Società

esisteva

sicura–

mente ancora nel 1872, anno in cui venne coinvolta nelle vicende

dello sciopero dei muratori

di

quell'anno, a seguito del quale pare si

sia sciolta

154•

La statistica del 1878 riporta invece i dati di un'altra società di

muratori, denominata Associazione di Mutuo Soccorso fra gli ad–

detti all'Arte Edilizia

155•

Questa seconda associazione, che si costitul

nel 1874 ,,. era una tipica Società di mutuo soccorso a carattere in–

terclassista e paternalistico: i soci non effettivi erano oltre 1/4 dei ·

membri e comprendevano capimastri, ingegneri ed elementi del tut–

to estranei alla categoria e fra questi erano distribuite le cariche di–

rettive . La Società disponeva di un capitale abbastanza consistent e

che era messo a frutto, per la maggior parte, in titoli di rendita o

in valori dello stato o garantiti dallo stato.

Le

spese per sussidi a

favore dei soci furono sempre assai limitate ed andarono gradata–

mente diminuendo, mentre il capitale della Società aumentò costan–

temente; nel 1878, soltanto il 10% del capitale sociale fu devoluto

per sussidi di vario genere e questa percentuale scese al 5,36%

nel 1885

157•

L'indirizzo della Società, teso soprattutto al consolidamento e

all'aumento del capitale sociale, dovette accentuarsi a partire dal

1884 quando, a seguito dello scioglimento dell'Associazione fra Capi

Mastri ed Imprenditori, i membri di quest'ultima, con il proprio

capitale

e

connessi interessi da difendere, confluirono nell'Associa–

zione fra gli addetti all'Arte Edilizia,

e

questa circostanza ebbe in–

dubbiamente un'influenza decisiva sugli ulteriori sviluppi della So–

cietà

153•

L'in iziativa più importante di questa associazione, prima del

1886, fu l'istituzione di una scuola elementare professionale serale

per i figli dei muratori; si mosse anche, in maniera piuttosto plato–

nica, sul terreno degli infortuni sul lavoro. Nell'agosto 1877, dopo

lunghe trattative con gli imprendito ri come si

è

visto, riusci ad otte- •

nere un miglioramento dell'orario di lavoro dei muratori, in base

al quale venne fissato un massimo di 11 ore nei mesi

«

buoni ,.

(maggio e settembre)

159•

E comunque evidente come un'associazione di questo tipo fosse

del tutto inadeguata a promuovere e sostenere qualsiasi rivendica–

zione di classe dei muratori, sia sul terreno economico e sociale,

che su quello politico,

e

lasciasse un ampio spazio per la costitu–

zione di una società operaia basata, oltre che sul mutuo soccorso,

sulla res.lstenza.

Prima di esaminare le lotte operaie di questo periodo,

è

oppor–

tuno un accenno alle associazioni padronali di quegli anni.

Dcli'

As-

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Biblioteca Gino Bianco