

servatorio, di Porta Vittoria e, nel 1891,
al
quartiere
Magenta
49
•
La
seconda cooperativa di costruzione era di proporzioni assai più mo–
deste: con un capitale versato di lire 43.739, le vendite dell'eser–
cizio 1891 ammontarono a lire 28.169 e gli utili a lire 3.646 "'· Nel
settore edilizio esistevano inoltre due cooperative di produzione:
la
Cooperativa Lavoranti Muratori, costituita nel 1887 dalla Società
Mutua di Miglioramento - sulla quale si ritornerà in seguito - con
un capitale versato di lire 25.594; la produzione del 1891
fu
di
lire 158.121,99 e gli utili ammontarono a lire 11.569 ,60. L'altra
cooperativa, denominata Cooperativa addetti all'arte edilizia era
stata fondata nel 1890; il capitale ammontava a lire 6.125; essendo
di recente costituzione , non fu in grado di presentare dati relativi
alla produzione per il '91 ".
Esistevano inoltre molte piccole e medie imprese di costruzione
che costruivano in proprio o per conto di terzi. Nei primi anni
dopo l'unificazione, per le difficoltà di finanziamento di cui si
è
par–
lato, predominarono le piccole imprese che lavoravano su commissio–
ne
52 •
Si trattava per lo più di piccole imprese di tipo artigianale,
in cui un capomastro assumeva l'incarico di costruire una casa ed
assumeva alle sue dipendenze qualche assistente ed alcune squadre di
muratori.
In
genere i proprietari dei terreni, se non facevano costruire
per proprio conto, vendevano a qualche capitalista che intendesse
far costruire, o direttamente a qualche impresa di costruzioni in
grado di autofinanziarsi. Successivamente, quando per le au–
mentate possibilità di credito fu sempre più possibile l'autofinanzia–
mento, si accentuò la tendenza a costruire in proprio, per vendere
o affittare. Fu appunto in questo secondo periodo che, mentre
continuarono a sussistere un gran numero di piccole imprese edili che
lavoravano su commissione, cominciarono ad affermarsi alcune so–
cietà per azioni e si consolidarono sempre più alcune imprese di
costruzione che, essendo riuscite ad accumulare un capitale abba–
stanza consistente, furono in grado di concentrare in sé le più im–
portanti attività connesse all'industria edilizia.
Un tempo, quando l'attività edilizia si svolgeva a livello puramente
artigianale, si aveva il
«
maestro muratore
»,
che era definito
«
un
artigiano abile nel suo mestiere capace di dirigere una squadra di
dieci artieri della sua professione
»
53
;
egli aveva alle sue dipendenze
una decina di muratori e dai 20 ai 30 aiutanti, fra manovali, garzoni
ed apprendisti "· Con lo sviluppo graduale dell'edilizia ed il conso–
lidarsi o meno delle imprese di costruzioni, si sviluppò la funzione
sempre pfo·distinta della direzione dei lavori e si ebbero, da un lato
il mastro muratore o capomastro che diventa imprenditore , sempre
più staccato dal lavoro manuafe, e dall'altro quello che si trasforma
in operaio salariato.
Nell'arco del periodo che si considera in questo studio, mentre
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Biblioteca Gino Bianco