

case demolite
case nuove
licenze
,opr.
circondario
circondario
circondario
anni
int.
est.
int.
est.
int.
est.
1881
11
3
38
57
7
12
1882
15
4
28
72
14
23
1883
30
16
59
94
17
26
1884
12
14
14 153
14
21
1885
24
10
19 112
30
31
1886
15
3
33
70
4
6
1887
17
7
47
109
1
8
1888
38
1
23
52
1
3
1889
37
19
75
249
24
19
1890
11
8
36
148
18
13
1891
8
6
31
98
16
13
218
91
430 1.214
146
175
cabili rimanevano alti, nonostante si fosse registrata una certa
flessione dal 1888 al 1890
33
ed i costruttori si trovarono in cre–
scenti difficoltà per le restrizioni del credito
39 •
L'eccesso nella costruzione di case di tipo medio-superiore
negli anni 1889-90, sproporzionato alle reali richieste del mercato,
costitul di per sé un freno all'attività edilizia. Molti appartamenti
rimanevano vuoti ed i proprietari, non riscuotendo gli affitti, realiz.
zavano soltanto il 4 o
5%
di interesse sui capitali, invece del 6 o
7%
40 •
Quanto agli affitti, questi si mantennero sui livelli correnti
prima della crisi: per gli appartamenti di 6 locali, che in media
erano sui 100 mq., in centro si pagavano dalle 1.200 alla 2.000
lire all'anno se al primo piano e dalle 900 alle 1.200 se ai piani
superiori. Nei quartieri « buoni », ma un po' decentrati , dalle
600 alle 800 lire; fuori centro, per abitazioni operaie, dalle
500
alle
600. Si era pertanto attorno ai massimi sulle 300 lire ed ai minimi di
100 lire a vano"·
Con la ripresa economica generale successiva al 1894 si ebbe
anche una ripresa dell'attività edilizia. Sia l'industria privata che la
pubblica amministrazione si trovarono del tutto impreparate a rice–
vere la nuova ondata immigratoria che ne segul.
In
particolare,
mentre l'afflusso di immigrati, come si
è
visto, era soprattutto di
popolazione operaia, in un rapporto medio di 1,7 operai
per
ogni
borghese immigrato, con una punta massima di 3,3 nel 1892
42 ,
andò accentuandosi la tendenza a costruire case per il ceto medio
superiore.
Il problema venne affroniato soltanto con l'inizio del nuovo
secolo; precedentemente si erano avute alcune iniziative positive ,
ma che rimasero troppo limitate di fronte alla gravità del problema
delle abitazioni per la classe operaia.
La
Società Edificatrice di
252
Biblioteca Gino Bianco