

La
crisi del 1875-1880.
La
gravità dei problemi che l'industria tipografica doveva co–
stantemente affrontare e, in particolare,
la
sua larga dipendenza
dai mercati esteri, resero particolarmente vulnerabile questo set–
tore alla crisi internazionale che colpl l'economia mondiale a par–
tire dal 1874-75 e che toccò il suo culmine intorno al 1880; ed
è
chiaro che, data l'esistenza di un alto numero di piccole imprese
con ridottissimi margini di profitto, le conseguenze della crisi do–
vevano ricadere soprattutto sul settore delle piccole tipografie, che
nascevano e morivano in breve arco di tempo
39 •
Le
dimensioni della crisi della tipografia milanese negli
anni
successivi al 1875 trovano una conferma nelle statistiche di cui
disponiamo . Cosl un quadro pubblicato dal
«
Tipografo
»
ci dice
che il numero complessivo delle tipografie milanesi, che in un
solo anno (dal 1873 al 1874) aveva registrato un aumento del
15%
passando da 60 a 70, calò nei quattro anni successivi a
57,
con una diminuzione del 20%, a spese delle piccole imprese,
in quanto di quelle
57
tipografie 15 risultavano essere
«
veri
stabilimenti di grandi proporzioni e alcune grandissime
»
40
•
Nelle
57
tipografie rimaste in vita trovavano complessivamente lavoro
588 compositori, di cui 120 erano
«
allievi
»,
ragazzi cioè tra 13
e 16 anni, che rappresent avano quindi più del 20% degli operai
compositori. Secondo una statistica posteriore redatta nel 1880 a
cura dell'Associazione fra gli Operai tipografi italiani
41
il numero
degli operai impressori impiegati in 38 delle tipografie esistenti
era di 341, di cui 121 (più del 30% !) apprendisti
42
•
E tale situa–
zione doveva rapidamente precipitare se
è
vero che nel 1880 ben
160 erano gli operai tipografi rimasti senza lavoro.
Questi anni di crisi provocarono ovviamente un grandissimo di–
sagio a tutta la classe operaia milanese, disagio che nel 1878 sfociò
in una tale ondata di scioperi da rendere necessaria la formazione
di una Commissione di Inchiesta governativa per indagarne la causa
e proporne i rimedi . La crisi portò infatti una parallela crescita delle
rivendicazioni operaie:
ed
è
significativo che il momento più dram–
matico, in cui la crisi raggiunse il suo acme, sia proprio il 1880,
•anno in
cui
venne indetto dagli operai tipografi il più grande scio–
pero sino allora organizzato dalla categoria.
Nel 1880 si astennero infatti dal lavoro per parecchi mesi
700 compositori, chiedendo non solo un aumento di salario, ma
una tariffa unica da imporsi a tutte le tipografie. L'accoglimento
delle richieste degli operai avrebbe dovuto - secondo le pessimi–
stiche previsioni dei proprietari - dare il colpo di grazia alla in–
dustria tipografica milanese; invece, sebbene la vertenza si fosse
chiusa con la vittoria degli operai, l'industria si risollevò in
pochi
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Biblioteca Gino Bianco