diversi
cappellai furono arrestati solo perché sorpresi a cantare
l'Inno dei Lavoratori
2
".
Malgrado questo clima, nel giugno fu inau–
gurata ufficialmente la Camera del Lavoro
254 •
Il 1° agosto dello stesso
anno scendevano in sciopero gli operai dello stabilimento Magnoni.
Si trattava di una questione specifica (si chiedeva
il
licenziamento
di un caposquadra troppo severo e ingiusto), ma l'agitazione va se–
gnalata perché furono significativi anche in questa occasione, da un
lato lo schieramento padronale in funzione antioperaia, e dall'altro
l'ancora debole volontà di lotta e solidarietà fra gli operai. Mentre
infatti i fabbricanti monzesi solidarizzarono col proprietario e gli
«
imposero
»
di non cedere alle pretese degli operai, obbligandosi
«
a risarcirlo dei danni che potrebbe incontrare e di fornirgli i
cappelli perché possa far fronte alle commissioni assunte
»
255
,
pur–
troppo -- come riferiva la
«
Rivista Monzese
» -
lo sciopero
«
avrebbe forse durato di più se nella assemblea dei cappellai te–
nuta giovedl sera alla Camera del Lavoro avesse attecchito la pro–
posta di tassarsi
di
una quota settimanale per sostenere gli sciope–
ranti, proposta che invece raffreddò gli entusiasmi
»
256
•
Intanto la
repressione padronale continuava: ricordiamo che la
«
'Battaglia
»
nel settembre 1894 sottolineava come alcune operaie addette ad uno
stabilimento in cappelli al Ponte dei Leoni che frequentavano le
conferenze socialiste furono minacciate di licenziamento dal padrone
nel caso insistessero nel loro atteggiamento
257•
Proprio nel settembre del 1894 nasceva in Monza la prima vera
organizzazione di resistenza della categoria, l'Unione Lavoranti Cap–
pellai
258 .
Purtroppo, in mancanza di fonti più dirette, dovremo
seguirne la storia (come del resto abbiamo fatto per lo più finora per
il
movimento dei cappellai) dalle poche notizie sulla sua azione
reperite nei periodici locali. Storia che, come quella degli anni
precedenti, fu variamente contrastata dal clima reazionario acuitosi
dopo la sua costituzione (nell'ottobre infatti fu sciolta la sezione
monzese del Partito Socialista e furono processati 13 aderenti, fra
i quali i cappellai Severgnini e Lombardi)
259
•
L'Unione Lavoranti Cappellai, nata per l'iniziativa di quel gruppo
di operai che dall'esperienza degli anni precedenti aveva maturato
una più profonda coscienza di classe, non seppe superare però per
lùngo tempo i grossi limiti che le erano posti da un lato dall'ambiente
e dall'altro evidentemente da carenze politico-organizzative al suo
stesso interno
260 •
Agli operai che la promossero infatti mancò la
capacità di riflettere politicamente proprio su quelli che erano stati
i limiti del movimento negli anni precedenti. Se
è
vero, come
è
vero, che la coscienza di classe si matura soprattutto nella lotta,
era stata proprio l'incapacità delle avanguardie di mobilitare con
obbiettivi unificanti le masse operaie che ne avevano permesso
il
pressoché completo assoggettamento· allo sfruttamento padronale
213
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