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darietà operaia fu compiuto con la costituzio~e.

~e~a

«

SocJ_età

di

Miglioramento fra gli operai », avvenuta J>C:r1I11Z1auva dell ~st~–

cabile

POI

nell'ottobre 1887. La nuova società, sorta per

«

il

IDI·

glioramento materiale, morale e intellet_tuale». dei_lavoratori

234

,

era

aperta a tutte le categorie ed anch~ a1 ~racc1ant1,.ed_ aveva c?me

scopo

il

soccorso in caso di malattia e

tn

caso d1 disoccupazione

e l'i struzione dei suoi soci. L'adesione a questa società non era

legata al versamento di alcuna tassa d'ingre sso e gli iscritti versavano

solo un contributo settimanale di cent. 10. Ad essa affiuirono pa–

recchi cappellai, ma ancora una volta si manifestò

!11

tutta la sua

pesantezza

il

clima di repressione instaurato: evidentemente la

nuova società impensieriva gli imprenditori, e questi discussero della

questione in una adunanza alla quale parte ciparono quasi tutti i

fab–

bricanti di cappelli; fu cosl che

il

Ricci - con atto

«

non solo ille–

gittimo ma anche provocatore », come giustamente sottolineò

«

Il

Lambro »

235 -

nell'aprile del 1889 minacciò

di

licenziamento i

propri op~rai

«

se questi non avessero cessato dal far parte della

Società Miglioramento ». Questa presa di posizione, che provocò la

protesta della Società di Miglioramento e fu da questa denunciato

all'opinione pubblica con un manifesto

236 ,

è

estremamente significa–

tiva e non

fu

certamente isolata.

Accusata dal periodico moderato

«

Il Monzese» di essere

«

socialista e anarchica », la Società rispose sulle pagine del

«

Lam–

bro » con l'aperta proclamazione di adesione al

POI,

sottolinea ndo

il

proprio carattere «apolitico»

2

".

Pur con tutti i limiti dovuti alle

sue posizioni « operaiste », a questa società si deve indubbiamente

riconoscere

il

merito di aver mantenuto vivo, anche se in propor–

zioni limitate, quel fermento di iniziativa anticapitalistica che in

Monza sembrava essersi spento con le azioni repressive iniziate nel

1885.

Fu proprio da questa società che partl l'iniziativa per la ma–

nifestazione del 1

°

maggio 1890 in Monza: a propagandare la sto–

rica prima grande giornata internazionale

di

lotta dei lavoratori

fu chiamato lo stesso Costantino Lazzari, che parlò nella s~de

della società il 19 aprile. Al comizio operaio indetto

il

27 aprile

dalla società di Miglioramento per preparare la manifestazione parla–

rono, fra gli altri, due cappellai: G. B. Severgnini (membro attivo

dell'Universale Cappellai Foresti) e Vittorio Casiraghi (futuro mem–

bro dell'Unione Lavoranti Cappellai, della Commissione Esecutiva

d_ellaCam~ra del Lavoro, del collegio dei probiviri e della Federa–

z10ne Naz10nale Cappellai) "' . L'astensione dal lavoro non fu poi

generale, comunque ci sembra'piuttosto significativo che su 7 stabili–

menti in cui l'astensione

fu

totale, 2 fossero i cappellifici G . Carozzi

&

C.

e Strazza-Villa

&

Sita, e che su 8 operai arrestati dopo l'in–

tervento del tutto ingiustificato della cavalleria (giunta

«

per repri-

210

Biblioteca Gino Bianco