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mere i tumulti possibili, le probabili devastazioni, la temuta rivolu–

zione ,.) 4 fossero cappellai. Naturalmente coinvolta nell'azione re–

pressiva fu anche la Società di Miglioramento, i cui principali espo–

nenti furono processati come

«

provocatori

»

239•

Anche l'anno se–

guente la manifestazione operaia fu organizzata dalla Società di

Mi–

glioramento; l'astensione dal lavoro fu quasi generale - come af–

fermò

«

Il Lambro

» -

«

specialmente negli stabilimenti in cap–

pelli che sono nella nostra città la parte più importante per numero

e per impiego di uomini

» "".

Nel giugno 1891 i cappellai monzesi davano vita al primo scio–

pero dopo cinque

anni

di inazione. Si trattava di un'azione rivendi–

cativa limitata allo stabilimento Strazza-Villa

&

Sita, per una con–

troversia relativa al contratto di assicurazione per gli infortuni sul

lavoro stipulato dalla ditta presso la società Adriatica di Sicurtà

241 •

L'astensione ·dal lavoro durò una settimana, e terminò tramite le

tratt ativa fra una commissione operaia e i fabbricanti che permise

di far accettare le rivendicazioni degli operai dello stabilimento in

lotta a tutti gli altri stabilimenti: sembra evidente che alla stipu–

lazione dell'accordo si sia arrivati anche per il timore che si potesse

ripetere l'allargamento della lotta cui si era assistito

5

anni prima.

Dalle nuove preoccupazioni per il fronte operaio che sembrava

stesse ricostituendosi fra i cappellai, nacque un nuovo atto di repres–

sione padronale che ebbe larga eco. Nel settembre dello stesso anno,

prendendo a pretesto il discorso funebre pronunciato dal cappellaio

Antonio Casiraghi sulla tomba di un quattordicenne morto nello

stabilimento per un infortunio sul lavoro (

«

una impersonalissima

critica dell'attuale ordinament o economico-sociale

»,

come commentò

«

Il Lambro

»

242

)

la ditta Meroni lo licenziò, volendo con questo

atto chiaramente dar prova di quale fosse l'atteggiamento degli im–

prenditori nei confronti di chi avesse il coraggio di manifestare

la

propria opposizione e la propria condanna del sistema capita–

listico. Non a caso si colpiva uno dei cappellai politicamente più

attivi, membro della Società di Miglioramento.

Anche il clima di intimidazione poliziesca continuava, e se ne

ebbe gran sfoggio in occasione del 1° maggio 1892, quando ancora

una volta i cappellai si dimostrarono all'avanguardia del pur sparuto

movimento operaio monzese, facendosi promotori dell'organizza–

zione della manifestazione

243 •

Questa funzione di punta dei cappellai

con la loro aperta adesione ai princlpi socialisti e la corrispondente

attività repressiva dell'autorità politica, furono confermate alla fine

di maggio dello stesso anno, quando in seguito all'iniziativa presa

proprio dai cappellai per istituire una Lega generale fra lavoratori

monzesi con fini di resistenza, la forza pubblica si adoperò con

grande

zelo per ostacolare la riunione che ne avrebbe sancito

la

nascita

244 •

Il periodico democratico cosl commentava l'accaduto:

211

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