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era diventato comproprietario) fu premiata a Barcellona con meda–

glia d'argento e dichiarata « una delle principali case che - in

materia di cappelli - abbia esposto a quella Esposizione Univer–

sale», ottenendo contemporaneamente un riconoscimento lusinghie–

ro proprio dall'organo dei cappellai francesi, il

«

Moniteur de la

Chapellerie » di Parigi. La stessa ditta nel 1889 fu premiata con

un « gran diploma con stella » alla Esposizione Inte rnazionale di

Colonia, dove con medaglia d'argen to fu pure premia ta la ditta

Angelo Valera. Alla medesima esposizione ottenne una medaglia ·

d'oro la ditta Villa-Carozzi

&

C. che frattanto, in data 24 apri–

le 1889, era nata come fusione delle due ditte Luigi Villa di

Acquaseria e G. Carozzi

&

C. di Monza, con la partecipazione di

Manfredo Camperio e con capitali francesi. Sempre nello stesso

anno la ditta Carozzi-Villa

&

C. e quella dei F.lli Meroni furono

premiate con medaglia d'argento alla Esposizione Universale di

Parigi

28

Un pubblico riconoscimento ricevette nel settembre del 1889

l'industria monzese del cappello in occasione della visita-ispezione

dell'ing. Lattes (ispettore del Ministero) che - come ci riferisce

«

Il Lambro » - ebbe « alte parole di lode » per lo stabilimento

G. Carozzi

&

C. da lui visitato

29 •

Dall'« Annuario dell'industria e degli industriali di Milano»

del 1890 abbiamo notizie più dettagliate a testimoniarci l'espan–

sione di quella che

è

detta la ditta più importante del ramo, cioè

appunto la Villa-Carozzi

&

C. Nello stabilimento in Monza G.

Carozzi

&

C. erano in opera 3 caldaie a vapore della forza com–

plessiva di 130 cavalli e 2 motori a vapore della forza comples–

siva di 100 cavalli; nello stabilimento Luigi Villa di Giuseppe, ad

Acquaseria, 3 caldaie a vapore della complessiva forza di 100 ca–

valli, un motore a vapore di 70 cavalli, un motore idraulico di

130 cavalli. Nei due stabilimenti erano impiegati 570 operai (di cui

290 donne); vi erano inoltre 30 fra capisezione ed impiegati am–

ministrativi. La stessa fonte parla della G. B. Valera

&

Ricci come

di uno stabilimento importante, ma corrispondente a « una metà

circa del precedente ».

Molto interessante

è

poi una precisazione che riguardava Mi–

lano, dove non vi erano fabbriche di cappelli propriamente dette.

Non a Milano infatti, dove pure esistevano antiche tradizioni ar–

tigianali, ma a Monza si erano trovate quelle condizioni partico–

lari che avevano favorito la nascita della grande industria mo–

derna del cappello e cioè la maggiore economicità dei suoli fabbri–

cabili, le minori tasse e sograttutto, come abbiamo detto, la

mag–

gior reperibilità di manodopera contadina più sottomessa e meno

esigente di quella urbana.

Per Monza I'« Annuario» aggiungeva precisazioni interessanti:

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