

complessiva
di
106 cavalli, 4 motori a vapore per 78 cavalli, un
motore a gas
di
5 cavalli, con un complesso di 527 lavoranti
(245 uomini, 30 fanciulli minori di
anni
15, 215 donne e 37 fan–
ciulle), una
«
folla » meccanica, 3
«
folle » a mano e 6 macchine
speciali.
Queste cifre, già oltremodo significative se confrontate con le
ultime riferite , sono ancor più eloquenti se ci riferiamo
ai totali generali relativi alla fabbricazione di cappelli per la pro–
vincia di Milano che erano i seguenti: 62 opifici con 35 caldaie a
vapore della potenza complessiva
di
998 cavalli, 8 motori a va–
pore per 730 cavalli, un motore idraulico
di
6 cavalli, 5 motori
a gas per 19 cavalli, con 4.210 lavoranti (2.012 uomini, 215 fan–
ciulli minori di anni 15, 1.763 donne, 220 fanciulle), 60 «folle»
meccaniche, 38 « folle» a mano, 89 macchine speciali
39 •
Le
stesse cifre sono riferite da un'altra pubblicazione del 1893,
Il circondario di Monza,
dalla quale si ricavano altre interessanti
riflessioni. Dal quadro statistico sull'industria monzese rileviamo
infatti che in Monza esistevano complessivamente 108 opifici con
100 caldaie a vapore per una potenza di 2.827 cavalli, 81 motori
a vapore per 1.705 cavalli, 12 motori idraulici per 167 cavalli,
5 motori a gas per 22 cavalli, con un totale di 8.807 operai:
l'industria del cappello risultava dunque senz'altro ormai al primo
posto per numero di lavoranti e potenza di forza motrice. Segui–
vano per importanza relativa la tessitura del cotone (con 12 opi–
fici, 19 caldaie a vapore per 750 cavalli, 14 motori a vapore per
451 cavalli, 2 motori idraulici per 45 cavalli con un totale di
1.906 operai), la trattura della seta a vapore (con 5 opifici, 7 cal–
daie a vapore per 120 cavalli, 5 motori a vapore per 23 cavalli,
2 motori idraulici per 11 cavalli ed un totale
di
572 operai) e la
tintura filati (con 12 opifici, 12 caldaie a vapore per 360 cavalli,
9 motori a vapore per 139 cavalli ed un totale
di
520 operai)
40 •
Un certo interesse, anche per rendersi conto del fatto che,
malgrado la lamentata crisi, i profitti delle aziende più affermate
dovevano essere in continuo aumento, hanno i dati sugli aumenti
di imponibile accertati per
il
biennio 1894-95 per ruoli dei red–
diti di ricchezza mobile; ecco i più significativi:
Cambiaghi Giuseppe
Caroui Giustpp t
Meroni Andrta
PaleariFratelli
Stra:za-Villa
&
Sita
Va/,ra
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Ricci
Biblioteca Gino Bianco
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lire
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4.000
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lire
10.000
7.000
.
10.000
6.500
.
9.500
10.000
.
20.000
7.000
.
.
10.000
17.000
.
.
27.000
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