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Un documento dell'Archivio di Stato di Como, in data 19 Qtto–

bre 1880

155,

informava che 34 tessitori,

cli

cui 3 donne, erano stati

convocati dal loro datore di lavoro, sig. Gedeone Bressi,

il

quale, dopo

aver esposto le difficili condizioni in cui versava l'industria serica

cittadina, aveva affermato tuttavia che:

viste le domande e

i

desideri degli operai

di

migliorare la presente loro

posi–

zione economica, egli, capo della casa G. Bressi e C., non sarebbe stato alieno

dal concedere un aumento dei prezzi di fattura dei suoi operai, e, conside–

rato che le richieste

più

pressanti riguardavano l'abolizione delle spese di

incannaggio e

di

orditura, egli proponeva

di

«

togliere completamente questa

spesa aU'operaiomantenendo per base

i

prezzi

di

fattura

in

corso

».

Il Bressi stabiliva anche in linea di massima che l'abolizione delle

spese suddette fosse estesa anche a tutti i lavoratori

cli

campagna,

restando libera la casa G. Bressi

cli

poter diminuire i prezzi in corso,

d'accordo con gli stessi operai di campagna, fino al 10% circa. Il

nuovo regolamento adottato dalla casa Eressi prevedeva anche: uno

sconto nel caso che la materia prima fornita dal fabbricante risultasse

cli

cattiva qualità, l'indennizzo di lire 1,50 al giorno da corrispon–

dere all'operaio quando si verificasse un ritardo superiore ai quattro

giorni non festivi tra la riconsegna della pezza compiuta e quella

della pezza data a tessere; un indennizw di 2 lire al giorno nei casi

che nel corso del lavoro di tessitura di una stoffa venisse interrotto

per più di due giorni il rifornimento della trama; provvedimenti

tutti che miravano ad abbreviare le giornate o i periodi di disoccu–

pazione

156

Secondo quanto riferiva l'« Operaio

»,

« Alla stessa sera, 19

ottobre, più di 130 operai della maestranza Eressi accettarono la

proposta subordinando però il loro voto a quello dell'intera So–

cietà di Previdenza»

157

Tre giorni dopo quasi tutte le altre ditte

comasche di fronte alla compattezza delle maestranze dovettero capito–

lare accettando di rendere operante per tutti la tariffa e

il

regola–

mento già in vigore presso la ditta Bressi.

Negli anni successivi tuttavia gli imprenditori, incuranti del di–

sagio e del fermento esistente tra i tessitori urbani , continuarono

ad adottare, e in numero sempre maggiore, la prassi odiata di tra–

sportare i telai nelle campagne, abbassando contemporaneamente le

tariffe in città. «Alcuni nostri signori fabbricatori - scriveva l' "Ope–

raio " nel 1882 - non contenti di tentare

cli

trasportare la mae–

stranza alla campagna, hanno cominciato una nuova crociata contro

gli operai della città, mettendoli fra

il

bivio, o

cli

accettare il lavoro

ad un prezzo di fattura assai inferiore alle tariffe in corso, o

cli

rimanere senza lavoro

» " ' ·

Di fronte a questa situazione la So–

cietà di Previdenza, mentre deliberava l'inten sificazione, ormai resa

indilazionabile per la riuscita delle agitazioni dei lavoratori

tessili,

126

Biblioteca Gino Bianco