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sotto accuse di sovente immeritate, sotto continue ingiusuz1e,

egli

oggi h1rcolla tra la società e lo sciopero: tra la paura delle manette

e la promessa della rivoluzione»

143

Éra indubbiamente un linguaggio moderato e conciliante quello

adottato dai promotori della nuova associazione nella formulazione

delle finalità da perseguire. Non si parlava, infatti, di lotta di

classe, bensl di

«

armonia » tra capitale e lavoro. Si dava per scon–

tata, in fondo, la divisione tra capitalisti ed operai, e una certa

supremazia del capitale. Ma il passo avanti compiuto con la nuova

società, che non tarderà ad assumere

il

nome - che meglio le si

addiceva - di Società di Resistenza, era ugualmente grande e con–

sisteva essenzialmente in questo: che al vecchio schema del mutua–

lismo si contrapponeva ormai la nuova istanza della contrattazione

tra il capitale e le forze del lavoro, la tutela degli interessi e dei diritti

dell'operaio , in quanto appartenente ad una determinata classe

144

Uno degli scopi principali della Società di Previdenza e di Indizi

al lavoro era quello di procurare lavoro « giustamente retribu ito »

all'operaio. I mezzi di cui essa si valeva erano gli

«

indizi

»,

ossia

le informazioni che essa forniva ai tessitori disoccupati sulle possi–

bilità di lavoro esistenti nelle varie ditte , e la erogazione di sussidi

di disoccupazione nella misura di lire 1,50 al giorno

145

Nell'organizzazione e nella direzione della Società di Previdenza

ebbero una parte di primo piano

il

tipografo Aristide Bari, Luigi

Grando ed Eugenio Ostinelli, i tessitori Noseda e Prina , uomini

tutti che animarono più tardi quella corrente democratico-radicale

del Consolato Operaio e del « Lavoratore Comasco », che mantenne

l'egemonia sul movimento operaio comasco fino alla nascita del

Partito Socialista. Nel 1877, principalmente per iniziativa del Bari,

si iniziò la pubblicazione del periodico « L'Operaio». Nel primo

numero il giornale così illustrava il proprio programma:

Noi non dubitiamo che le Autorità, nessuna esclusa, sapranno far buon viso

al nostro giornale, poiché

i

suoi scopi, Jungi dal mirare alla distruzione di

armonica disciplina nell'organizzazione dell'industria, e meno ancora dclla

presente forma

di

C'YOvemo,

essendo la

politica

lasciata

intieramente in

disparte,

quale materia che non lo riguarda, rendono invece a portare nell'industria stessa

quell'impulso vantaggiosissimo che solo può ad essa derivarne dalla coopera–

zione concorde dei diversi elementi che

la

costituiscono;

ed

a preparare

alla Patria onesti e laboriosi cittadini...

146

Ma nei due anni 1878-79 la « Previdenza» condusse vita assai

stentata e solo nel 1880, come vedremo, potè superare la crisi da cui

era travagliata e riprendere la sua ascesa, valendosi dal 1881 dell'ap–

poggio e della piena solidarietà del Consolato Operaio di Como

147

Una delle prime iniziative attuate dalla Società di Previdenza

fu l'organizzazione di un movimento rivendicativo nel 1877, volto

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