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tardi nel pagamento del lavoro e gli abusi compiuti nella misurazione

e pesatura delle pezze ultimate o nella consegna di materia prima di

qualità scadente, furono invece abilmente insabbiate.

Il risultato più significativo dello sciopero fu quello di costringere

i fabbricanti ad adottare una tariffa unica, evitando in tal modo di–

sparità di trattamento fra i lavoratori dipendenti dai diversi fab–

bricanti. Ma anche questo risultato era parziale, come lasciava chia–

ramente comprendere una premessa che precedeva l'elenco dei prezzi

di fattura, cosl concepita:

per norma dei fabbricanti e degli operai si espongono come segue

i

prezzi

normali

di

fattura che sono stati adottati dalle principali case manufatturiere,

e che si credono equi in relazione alle circostanze attuali dell'industria, nella

fiducia che tutti

i

fabbricanti abbiano ad uniformarsi e all'intento di conse–

guire la maggiore possibile parità di trattamento.

In

altre parole, si lasciava intendere che gli imprenditori di piccole

dimensioni erano tacitamente esclusi dalla osservanza della tariffa,

né d'altra parte, a causa della giusta diffidenza degli operai verso

i tentativi di strumentalizzazione dei gruppi padronali, fu possibile

istituire l'organo del Giurì che avrebbe dovuto esercitare una fun–

zione, oltre che di arbitrato , anche di controllo e di tute la delle con–

venzioni stabilite

152

.

Come era prevedibile, la tariffa del 1877 fu ben presto accanto–

nata da molti imprenditori , sia per la mancanza di organismi inca–

ricati di renderla operante , sia per le reali difficoltà che l'industria

serica attravers ava in quegli anni: le domande erano scarse, i falli–

menti si susseguivano

153

e, naturalmente,

i

primi a risentirne erano

gli operai che sempre più spesso sentivano pronuciare le parole che

li gettavano sul lastrico:

«

ultima pezza». Non era certo difficile

agli imprenditori , in quelle circostanze, reperire tra gli operai disoc–

cupati quelli disposti a offrire la loro forza-lavoro anche per un com–

penso inferiore a quello contemplato dalla tariffa in vigore per gli

operai urbani. E infatt i si verificò nel 1877 quello che era avvenuto

per lo sciopero del 1873 e sarebbe accaduto per gli scioperi del

1883, del 1888, del 1901 e del 1902: la migrazione dei telai, a mano

prima, e meccanici poi, toccò in quegli anni le sue punte massime.

Nel 1880, pur permanendo le difficoltà di carattere tecnico e

commerciale che travagliavano il setificio comasco, scoppiò per im–

pt,)lsodella Società di Previdenza un'altra agitazione, che questa volta

si concluse con risultati migliori per i lavoratori.

Le

richieste degli

operai, presentate dai rappresentanti della Previdenza all'Associazione

della Tessitura Serica, furono rifiutate da tutte le ditte ma accettate

dalla ditta Eressi

154,

la quale adottò per prima la nuova tariffa ed

anche un regolamento che riproduceva fedelmente quello proposto

dalla Commissione Operaia 3 anni prima.

125

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