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tanto da provocate uno dei primi scioperi di rilievo della catego–

ria

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Nel

1877, anno di crisi particolarmente acuta per l'industria se–

rica comasca, in occasione dello scoppio di uno sciopero dei tessi–

tori, di cui si parlerà più avanti, la Commissione Operaia incari–

cata di sostenere le istanze degli operai tessitori presso i fabbri–

canti di Como, emetteva un documento nel quale, mediante una

scrupolosa analisi dei prezzi di fattura degli articoli compresi nella

tariffa imposta dai fabbricanti "', dimostrava, anche presupponendo

la continuità del lavoro, l'assoluta inadeguatezza del guadagno

medio annuo di un operaio rispetto al costo della vita. Infatti, de–

tratte rutte le spese a carico del tessitore e dato ma non concesso

che un operaio tessesse una pezza al mese per 12 mesi l'anno ,

il

suo guadagno annuo risultava essere di lire 969,60 per i rasi colo–

rati, di lire 804 per

il

«

Drap solei!

»,

di lire 852 per il

«

Velour

ottomain

»,

di lire 576 o 517,20 per i

«

Failles

»,

di lire 453,60 o

360 per i Richemonds, e di meno ancora se lavorava altri tessuti

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D'altra parte il costo annuale per

il

sostentamento di una fami–

glia di tre persone, sulla base di un prospetto dettagliato delle spese

di prima necessità

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si calcolava ammontasse a lire 1.090,40; se ne

deduceva dunque che un tessitore adulto con moglie e figlio a ca–

rico, lavorando tutto l'anno, anche occupandosi della fabbricazione

dell'articolo meglio retribuit o, comportante un guadagno annuo di

lire 969,60, avrebbe dovuto contrarre, semplicemente per procurarsi

i mezzi di sussistenza, un debito annuo di lire 120,80 .

Né infine si poteva sottovalutare

il

fatto che nella redazione dei

prospetti si erano date per scontate alcune circostanze che non

lo erano affatto: la continuità del lavoro; l'esecuzione, nel corso di

un anno, di dodici pezze della lunghezza di m. 80 l'una , mentre

normalmente un tessitore non ne eseguiva che 10, l'assegnazione

costante agli operai padri di famiglia degli articoli meglio retribuiti,

mentre frequenti erano le assegnazioni degli articoli a minor prezzo;

il

numero ridottissimo (3 persone) componente la famiglia media

operaia, che di norma era invece assai più numerosa.

Lo

stato di acuto disagio in cui versava la categoria dei tessitori

trova del resto un'eco frequente sulla stampa e nei documenti del

tempo: nel 1878 il Consolato della Società operaia denunciava an–

cora una volta come le crisi ricorrenti dell'industria serica si ripercuo–

tessero principalmente e drammaticamente sui lavoratori, determi–

nando un'immediata flessione delle già modeste tariffe.

In

particolare,

per quanto riguardava il presente, accertato che la mercede corri–

sposta ad un operaio adulto , per 10 ore di lavoro, era di lire 1,50,

quella di una donna di lire O,70 e quella percepita da un fanciullo

di lire 0,50, succedeva che l'uomo fosse costretto a sottoporsi

quotidianamente a un lavoro della durata di 15 ore, per far fronte

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Biblioteca Gino Bianco