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molto bene per ingrossare i loro profitti, e ricorrevano a mille

accorgimenti ed inganni per mettere in difficoltà l'operaio e costrin–

gerlo ad accettare riduzioni sulla tariffa che gli spettava.

Quando

[il

tessitore] ha bisogno la

pezza -

scriveva nel 1874 nell'opu–

scolo

già

citato sul setificio comasco l'operaio tessile Antonio Romano -

il

mercante ha sempre bisogno

di

troncar la fabbrica, quando finalmente la può

avere deve correre dal fabbricatore 15 giorni,

poi

nel corso della

pezza

deve

ancora correre dal fabbricatore per trama, giunta e composizioni, quindi venti

volte

112,

terminato la pezza tutto tremante se la porta

al

fondaco,

il

fabbrica–

tore serio serio, forse per scroccheria, riceve la pezza se la piega e

poi

come

tanto paltano

di

strada e come avere nelle mani un fastidio tratta qulla

stoffa, e l'operaio trema, trema: finalmente si passa ad esaminarla e pesarla

per giustar

il

conto

di

consegna e

di

fattura, ma qui non si dice niente, se

poi

la pezza non

è

fatta bene o che manca del peso, o che vi siano piccoli manca–

menti si tassa

il

prezzo; la seta mancante la si paga al prezzo che lo stesso

fabbricante la vende

in

stoffa

123•

Dal prezzo concordato per la fattura era poi detratto 1/ 5 per

la pesa dell'orditura, che il fabbricante faceva eseguire in casa

propria.

Inoltre le frazioni di misura non si pagavano; nelle annotazioni,

circa il peso e la misura della stoffa, i fabbricanti

«

incorr[ evano

J

quasi sempre in sbagli a danno dell'operaio [ ...]

».

Da parte loro

però i fabbricanti

esigono sempre e pretendono stoffa esattamente eseguita anche con seta di

origine trista e peggio colorata, impossibile a lavorarla: più volte si con–

segna a l'operaio sete umide provenienti anche dal tintore, e se l'operaio la

rimanda un giorno dopo perché si verifica

il

calo, il fabbricante rifiuta la

verificazione diffidando come d'avere l'operaio sottratta quella seta; ma al.l'or–

quando invece l'operaio consegna la sua pezza e che solamente

è

in sospetto

di umidità, allora la si verifica anche un mese dopo: se l'operaio si lagna

di qualche cosa subito pronta la parola di grazie; "se non siete contento la

porta

è

aperta, voi siete libero, andate, disse sorridendo [sic], per

il

meglio"

124.

Di questi elementi negativi legati ai rapporti con datori

di la–

voro la situazione salariale dei tessili, evidentemente, risentiva in

misura notevolissima, e per di più essa era poi costantemente mi–

nacciata, come si

è

già detto, dall'avvento tutt'altro che infrequente

di tregue anche leggere nell'industri a serica o dal semplice sospetto

di stasi.

Nel 1872, infine, i prezzi di manifattura, secondo quanto sotto–

lineava il Romano, erano ancora quelli in vigore 30 o 40 anni prima

«

quando •il vitto, i vestiti, gli attrezzi, l'alloggio costavano la metà

di quello che costano al presente

»

125 •

Nel quindicennio successivo

al 1872 si verificò addirittura un calo nei salari dei tessili, che nel

1883 risultavano inferiori del 10 o del 20% a quelli del 1880,

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Biblioteca Gino Bianco