Table of Contents Table of Contents
Previous Page  89 / 610 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 89 / 610 Next Page
Page Background

1897

ddoppiarsi al cospicuo capitale fruttifero di lire trenta.

A

meno che

Ellà

ra

eferisse (Le faccio il dilemma, perché la questione finanziaria mi obbliga

pr esser

loico)

un estratto del suo lavoro, che a me costerebbe circa una

aessantina di lire tirandone copie cinquecento, di cui la metà manderei a

~ei e la metà tratterrei per la

Biblioteca della Critica,

perché, sebbene

non sarebbe un opuscolo di propaganda

popolare nel vero senso, po–

trebbe però essere richiesto da un

limitato pubblico di studiosi, come

esempio di quelle monografie obiettive che abbiamo tante volte augurato.

Mi risponda, caro professore, quale Le sembra

la piu

seducente

di

queste mie

magnanime

offerte'. e ~i ricordi di ~oi, _e anc~e ~el nostro

Assuntino,

2

che parla sempre d1 Lei con una specie d1 amm1raz10ne affet-

tuosa.

P.S. Riapro per avvertirLa che farò due ritocchi al Suo manoscritto.

Il primo dove, in una nota, parla dei socialisti studenti meridionali

come di una massa di mascalzoni. Mi lasci attenuare e dire lo stesso con

una perifrasi. Ipocrisia necessaria

(se anche

la definizione

fosse giusta)

per non

tirarci addosso una valanga polemica, che prende a proposito

dei duecento mila fucili promessi al Congresso di Reggio. La cosa non fu

esattamente cosf: si parlò dal Bosco di duecento mila

fascisti

e si parlò

anche di fucili, ma il Congresso non prese sul serio quel lirismo: e ora

non giova rammentarlo.

Poi, a far meglio spiccare i singoli paragrafi, battezzerei ciascuno con

un sottotitolo.

1)

Sguardo generale: la gente di mare.

-

2)

Quelli che vivono

dei campi.

-

3)

La conquista dei contadini.

-

4)

Operai ed artieri.

-

S)

Piccola borghesia cittadina.

-

6)

La curée dei professionisti. Fisiologia

dei partiti.

-

7)

Suggerimenti pratici.

Le va?

Salute e saluti.

22.

Salvemini a Filippo Turati

Faenza, 24 febbraio

1897

Gentilissimo signor Turati,

. sc~ivendoLe per la prima volta, vorrei dirLe tante e tante cose, perché

~e, coi Suoi scritti

è

stato uno dei miei primi e piu efficaci maestri; ma

siccome Lei non avrà -

suppongo -

tempo bastante per stare a sen-

d ll

•u'.

Ass':'llto Mori (1872-1956), geografo, titolare dal 1923 al 1947 della facoltà di Magistero

e

mversaà di Roma.

22.

Minuta conservata

in AS.

51

BibliotecaGino Bianco