

1911
avvedrebbero nemmeno. I gridi di guerra del
Corriere,
invece, sono ben
piu importanti.
Dato ciò, non vedo perché noi della
Voce
dovremmo rinunziare a
fare la nostra politica estera (cosi facile e cosi poco pericolosa) a tutto esclu–
sivo vantaggio della politica estera del
Corriere
(altrettanto facile e ben
piu pericolosa). Non vedo perché dovremmo rinunziare a dimostrare che
parecchi dei dati positivi affermati dal
Corriere
sono falsi o inesatti; e
che viceversa il
Corriere
trascura nei suoi calcoli molti dati gravi assai.
Se
tutti tacessero, lasciando le iniziative e le responsabilità al governo,
anche noi dovremmo tacere. Ma tutti parlano, perché nessuno ha fiducia nel
governo, perché ognuno cerca di trascinare il governo dove vuol lui, perché
toccava ai nazionalisti dare quest'altra spinta alla disorganizzazione naziona–
le, di mettersi a fare una politica estera propria per imporla al governo dal
di fuori, a scopo di politica interna. In siffatte condizioni, occorre che ognu–
no dica la sua. E la mia vale - credo - infinitamente di piu di quella
di Corradini e di Torre, che - tutto compreso - sono dei mezzi cretini.
Naturalmente, le improntitudini nazionaliste richiamano le impronti–
tudini antinazionaliste. Essi dispongono dei giornali; noi muoveremo
la
piazza.
,
La responsabilità massima
è
del governo che tace. Vuole andare a
Tripoli? proclami lo stato d'assedio, metta in carcere una dozzina di noi,
reprima i moti popolari nel sangue, e vada a Tripoli: prima si deciderà, tanto
meno di repressione gli sarà necessaria. E se non vuole andare, lo dica chia–
ro e tondo: e sfidi la campagna dei giornali, che avrà tempo di chetarsi pri–
ma che si riapra la Camera.
Invece il governo tace. E cosi incoraggia gli uni e gli altri ad osare.
Ed ogni giorno, che passa, gli rende piu difficile tanto l'agire, quanto
il
non agire. Siamo nelle mani degl'imbecilli
!
Tu mi dirai: il governo deve aspettare che si chiuda la vertenza ma–
rocchina prima di decidersi. E allora, se volesse andare a Tripoli, dovrebbe
dire ai giornali tripolini di aspettare ad eccitare gli animi al momento op–
portuno. I giornali tripolini seconderebbero questa tattica del governo.
Invece... siamo nelle mani degl'imbecilli.
Ti abbraccio con tutto il cuore. E abbraccio tutti i tuoi cari.
Parto stanotte. Temo di dover fermarmi a Milano, dove ho da fare.
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