1904
fare molto, perché hanno molti quattrini.
La
Dante Alighieri ha speso
i
suoi
pochini
qui nel Trentino non sempre bene, anzi assai spesso male.
Soprattutto da principio credeva di poter difendere l'italianità astraendo dalla
difesa dei princip! e degli interessi democratici. Noi (che però non fac–
ciamo parte né della
Dante Alighieri,
né della
Lega Nazionale,
per aver
le mani piu libere e maggiore libertà di critica, con vantaggio della causa
stessa) abbiamo cercato e cercheremo sempre piu di democratizzare l'am–
biente, onde quest'opera nazionale sia insieme opera democratica. Il movi–
mento della
Dante Alighieri,
inteso a far quattrini, noi ora dunque lo ve–
diamo di buon occhio. Spetterà a noi socialisti imporre qui al rappre–
sentante della associazione nazionale un'opera davvero proficua.
Vorrei scrivere tutte queste cose anche all'amico Mondolfo, il quale
ha cos( scarsa idea delle cose nostre da non pensare, nei fatti d'lnnsbruck,
sicuro un attentato dei pangermanisti; crede si tratti di una rissa forse
provocata dai nostri studenti
brilli!
Io non so se avrò tempo di scri–
verne a lui a lungo; vorrebbe passargli questa mia?
La ringrazio delle due pubblicazioni inviatemi. Di fronte ai fatti,
rettifico il mio giudizio circa la mancanza dell'elemento didattico nei
nostri programmi. Anche le ragioni ch'Ella dice aver condotto la Fede–
razione a un'orientazione politica (che io non credevo necessaria né op–
portuna) sono abbastanza persuasive.
Saluti cordialissimi da tutti noi a Lei, Maria e bimbi.
P.S. La Sua idea che le prepotenze tedesche contro di noi siano ope–
ra di sobillazione d'oltre confine, tradisce la mancanza di comprensione
della vastità e della forza del pangermanismo, già intuite da Gabriele
Rosa.2 Si abboni, la prego, a un giornale qualunque di Monaco, per
saperne qualche cosa! Ed è quasi altrettanto ingenua anche l'opinione
di chi pensava che il profondo movimento socialista fosse opera di so–
billatori!
171.
Filippo Turati a Salvemini, a Messina
Milano, 26 dicembre 1904
Carissimo,
vuoi che ti mandi gli auguri di capod'anno? Dovresti però meri–
tarli pensando e scrivendo qualche bellissimo articolo per la
Critica
di
• Gabriele Rosa (1812-1897); arrestato nel 1833 e condannato allo Spicl~rg, scontò la
pena fino al 1838, rifugiandosi poi in Piemonte. Tornò in Lombardia dopo le cinque giornate
di Milano, e visse a Bergamo, sotto la sorveglianza della polizia.
171. AS.
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