

1904
che contenga massoni e camorristi, si oppose al Nasi e fa azione anti,
massoni: questo
è
l'importante.
Ma non ho tempo di scrivere piu a lungo.
Le
mando della roba da
leggere.
Un abbraccio a tutti.
170.
Ernesta Battisti Bittanti a Salvemini
Trento, 9 dicembre 1904
Carissimo Gaetano,
!"'Egregio Gaetano" dell'ultima volta non nascondeva alcuna prava
intenzione; era affettuoso come ogni altro appellativo ch'io
Le
rivolgo,
checché potesse indursi dal tono della lettera, che seguiva.
Mi sta a cuore rispondere subito alla Sua lettera: Parlando della que–
stione trentina voi - e dico
voi
i migliori e piu colti ed onesti socia–
listi del regno - avanzate immediatamente la pregiudiziale militarista
e sguainate la bandiera dell'internazionalismo democratico nemico della guer–
ra. Ora voi siete troppo positivisti per rifiutarvi di prendere in conside–
razione se questo sia il caso di avanzare tale pregiudiziale.
Le
cose,
come le vediamo noi, stanno cosf: in Austria gli italiani sono la minoranza
e ne
è
continuamente minacciata la
soppressione
tout-court. Il pangerma–
nismo, incredibilmente piu forte di quanto in Italia si supponga,
è
or–
mai a una lotta ai ferri corti con noi; chi
è
fuori di qui non può farsene
un'idea; non vede come qui si stia per soccombere. Alcuni eminenti
uomini del partito socialista in Austria si sono ormai persuasi che la
via fino a qui battuta verso una federazione di regioni autonome demo–
cratiche, che dovrebbe sostituire l'Austria presente, non conduce che a
un
miraggio.
I piu deboli dovranno cedere ai piu forti. Il proletariato
tedesco sarà contro gli italiani, come già la borghesia (non
Le è
giunta
notizia di un grandioso comizio di tutti i socialisti tedeschi di Innsbruck
contro gli italiani, che chiamavano delinquenti, contro Battisti, contro il
Popolo
-
in cui in quel tempo io collaborai - che negarono esser
giornale socialista, etc. etc.? Non sa che la
Cooperativa dei Lavoratori
di Innsbruck si rifiutò di vettovagliare i centocinquanta italiani rinchiusi
nelle carceri, onde si dovevano spedire le provvigioni, perfino il pane, da
Trento? Altro che internazionalismo!). Continuando: la risurrezione eco–
nomica del Trentino pare non possa ormai attendersi che da un'annessione
al regno. Ma poniamo sia storicamente fatale il sacrificio del Tren-
170. AS.
• ar. doc. n. 169.
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