

Carteggio
1) perché mi ·sembra che quello stabilito sia il piu logico:
I.
Temi
didattici preparatori, collo scopo di liquidare i progettoni. II. Organizza–
zione (temi 3° 4°
e
5°). III. Tattica (tema 6°). IV. Questioni particolari della
riforma economico-finanziaria (7° e 8°). Istituzioni sociali (9° e 10°).
2) Tu vorresti ritardato il terzo tema, perché lo credi pericoloso. Ma
l'ottavo è anche piu pericoloso; ed appunto io fo assegnamento sulla stan–
chezza dei congressisti, perché non siano troppo sofistici e troppo intransi–
genti. Sull'argomento (equiparazione) potremo essere
tutti
d'accordo; ma
è necessario che i piu scalmanati si siano sfogati prima sopra qualche altro
tema meno irritante. Del resto col terzo tema non rifaremo mica uno statuto;
e vedrai che passerà assai tranquillamente.
3) Hai ragione che i temi piu gravi e piu difficili debbono essere
trattati subito. Ma nego che il tema ottavo sia uno dei piu
gravi
e
difficili.
Ricordati che l'equiparazione volevamo escluderla dal Congresso, e che
l'abbiamo messa solo perché non entrasse di straforo. Il Congresso raggiun–
gerebbe il suo scopo, anche senza quel tema, il quale è
pericolosissimo
non per la sua reale importanza, ma per la passione che alcuni mettono
nella discussione. Esso non potrà affacciarsi a proposito delle altre que–
stioni (tranne forse a proposito del tema settimo);
e se
qualcuno inopportu–
namente volesse parlarne prima, lo potremo sempre far tacere dicendo
che se ne parlerebbe poi. Di deliberazioni di dettaglio intempestive non
vedo la possibilità.
A
Cremona andrò due giorni prima. Dell'alloggio scriverò al Nigher–
zoli, a suo tempo.
Il S[acchi] presidente onorario del Comitato non fa né caldo né freddo.
Egli è il deputato di Cremona, ed è naturale che sia del Comitato, come
lo è il sindaco della città.
La legge sugli impiegati civili
credo
che non riguardi i professori.
Ad ogni modo cercherò di vederla. Nel Congresso però non possiamo
trattarne, perché ci manca la preparazione e poi perché non voglio che
si cambino i temi. Se si cominciasse
una volta sola
a mutare un solo
tema, di quelli .fissati, non riusciremmo piu a fare congressi ordinati;
perché ciascuno vorrebbe che qualche tema si sopprimesse e se ne mettesse
invece un altro. Se ci avessimo pensato prima, si poteva anche studiare
l'opportunità della discussione; ma ormai quello che è fatto, è fatto.
Il Congresso durerà tre giorni; ma già si è pensato di far si che
avanzi anche un quarto giorno, se sarà necessario.
Delle relazioni col Congresso di Napoli non ti so dire ancora nulla;
perché prima dovremo stabilire i giorni del nostro. E la data è questione
difficile, perché dal 20 in poi v'è il Congresso radicale, che occuperà
la stampa, e distoglierà, almeno in parte, l'attenzione del pubblico dal
Congresso nostro: dal 24-26 v'è quello magistrale; ed è bene che i due
congressi
scolastici
non siano contemporanei. Si sta tentando adesso da
Cremona, per mezzo del Sacchi, di ottenere il congedo per i nostri, e pos–
sibilmente col differimento degli esami al 5 ottobre; e allora il Con-
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