

Carteggio
Legga nel
Giornale degli Economisti
un lavoro del Bruttini sul con–
tratto a ventennale in provincia di Trapani.
2
Il
ventennale
è una forma
del cosi detto contratto a miglioria, che vige in tutto il mezzodf: il
proprietario di terreno a grano lo cede al contadino perché lo metta a
cultura intensiva (per lo piu a vite): i patti sono infamemente vessatori
pel coltivatore, come Ella potrà vedere da quanto ne scrive il Bruttini
che corrisponde perfettamente a ciò che avviene in Puglia. Fra gli altri
patti ve ne sono due addirittura scandalosi: 1°) il proprietario ricupera il
suo fondo dopo venti anni, cioè proprio quando la vite comincia a dare
il maggior reddito; 2°) se prima dei venti anni il coltivatore non può
pagare l'affitto, il proprietario entra senz'altro nel pieno possesso della terra.
Come Ella ben comprende, il proprietario ha tutto l'interesse affin–
ché il contadino, che ha bonificato la terra a tutte sue spese, non possa
pagar l'affitto al piu presto possibile. Questo Le spiega perché i grandi
proprietari pugliesi e siciliani sostennero Crispi nella lotta commerciale
con la Francia:
i
piccoli fittaioli, non trovando piu da vendere il vino,
non poterono pagare gli affitti; e
i
proprietari recuperarono le terre su–
bito dopo che erano state bonificate! I piccoli furono rovinati, ma i grossi
ci guadagnarono dei milioni.
Ora da che cosa dipende questa possibilità, che hanno i proprietari
di costringere i contadini a contratti vessatori? Dipende dal nessun biso–
gno che hanno di cedere la terra.
La
domanda è piu forte dell'offerta.
Se non ci fosse il dazio sul grano, i proprietari sarebbero economica–
mente piu deboli e dovrebbero cedere la terra a migliori condizioni.
L'abbuono dell'imposta fondiaria rafforzerà i proprietari e li renderà
piu strozzini.
La riforma dei contratti agrari proposta da Sonnino è ridicola, per
quanto riguarda l'obbligo dei proprietari di indennizzare in caso di rot–
tura di contratto le migliorie fatte a spese del contadino: il proprietario
vincolato da questo lato, si rifarà da altre parti imponendo affitti piu
alti, o altre condizioni piu vessatorie da altre parti.
Quanto poi al divieto di riscattare il canone enfiteutico, è un'infamia.
Che l'abbuono dell'imposta fondiaria sia una giustizia per la perequa–
zione fondiaria, come dice il De Viti, non
fa
né ficca: di ingiustizie
ce ne sono a migliaia; e se dovessimo lasciarci guidare dalla sola giu–
stizia bisognerebbe riparare alle ingiustizie, di cui son vittime i prole–
tari, prima di pensare alle ingiustizie di cui son vittime i proprietari.
Per me la questione meridionale non è questione di sgravi sulla pro–
prietà.
È
questione ferroviaria, doganale, di opere pubbliche, di sgravi sui
consumi:
abolire il dazio sul grano a poco a poco;
2
A.
BRUITINI,
Sul con/rallo d'affitto "a ventennale" e sulle condizioni dell'agricoltura
in provincia di Trapani,
nel "Giornale degli Economisti," 2• serie, a. XIV (1903), voi. XXVI, pp.
160-176, 213-235.
274