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Carteggio

gresso piemontese a Torino, per es.,

neppure un cenno;

tanto meno una

relazione. E nota che

il

Castellano di Torino• ha certo mandato un reso–

conto ampio; egli s'era fatto dare perfino gli appunti, sui quali avevo

condotto, improvvisando, il mio discorso, e diceva che lo avrebbe ripro–

dotto almeno nelle parti principali. Invece, neppure la notizia che a

Torino si erano trovati insieme dei professori! E come blandamente fu

trattato il caso Rizzetti ! E se poi guardiamo alla arrendevolezza verso

altri ministri, come ad es. Giolitti! Si denunciano camorre su camorre,

e

i

socialisti zitti o quasi. Perfino nel caso del russo Goetz

5

con quanta

dolcezza hanno proceduto

i

deputati socialisti, con quanta arrendevolezza!

Né a loro giustificazione può valere

il

timore della reazione. Un'azione

energica moralizzatrice non avrebbe avuto da temere

il

ritorno della rea–

zione. I socialisti

erano

notevolmente tanto forti da imporsi a qualunque

governo.

Ora

credo che non lo siano piu tanto.

La

realtà a me par

questa: che nella direzione del partito sono uomini, i quali del partito

si sono fatto sgabello o, per dir piu esatto, che prima di prestar l'opera

propria alla causa per la quale nominalmente militano, si sono asserviti

ad altri poteri che col socialismo non hanno nulla che fare.

Ma basti di questa tirata, che non so quanto tu giudicherai opportuna

o giusta. L'ho fatta, perché sono pieno di amarezza e perché non vedo

come e quando si possa uscire dallo stato presente. Non ero socialista, per–

ché non credevo nei dogmi del partito; ma almeno credevo ch'esso rap–

presentasse una potente forza progressiva. Adesso non dispero nel progresso

della nazione per la forza del popolo; ma, dico la verità, non ho piu

fiducia negli uomini che nel momento presente dirigono il movimento,

per la ragione che non credo piu nella loro sincerità.

Peggio che peggio poi le altre gradazioni dell'Estrema. Per ciò che

riguarda noi, vedi la figura barbina del Battelli

(Bollettino,

pag. 52).

6

Ab–

biamo pubblicato il testo delle due lettere contraddittorie, senza com–

menti; ma spero bene che i commenti li facciano i soci. Sacchi muto

come un pesce. Sinché si trattava d'indurre i professori a votare qualche

ordine del giorno contro le spese improduttive, pronti tutti ad acclamare,

ad eccitare,· a giubilare: quando si trattava di difendere la scuola contro

un (non so bene in quale classe porlo), niente. Al comizio di Empoli

accorre Pescetti, promettendo l'appoggio di tutto il gruppo .(vedi la cro–

naca della

Nazione);

ma l'organo che avrebbe dovuto riferire la dichiara–

zione, non ne dice verbo. No, ne parla: ho visto male io.

7

• Carlo Castellano, insegnante di storia alla scuola tecnica "Tommaso Valperga di Caluso"

in Torino.

Il congresso regionale piemontese si tenne a Torino

il

15

marzo 1903. Si veda la cronaca,

non firmata, dal titolo

Il congresso degli insegnanti delle scuole medie a Torino,

in "La scuola

secondaria italiana" del 21 marzo 1903.

s

Si veda lettera n. 144, nota n. 2.

6

Si veda

il

"Bollettino" del 15 marzo 1903, in cui viene pubblicata una lettera di A. Bat•

telli a Kirner del 1° marzo 1903 e, in nota, una comunicazione dello stesso - del 12 marzo -

in contraddizione con quanto egli aveva scritto nella lettera.

7

Si veda

Il comizio dei professori toscani ad Empoli,

in "La Na,;ione" del 30-31 marzo

1903;

Gl'insegnanti secondari toscani a comizio,

nell"' Avanti!" del 31 marzo 1903.

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