Carteggio
Per questo avevo ideato un opuscolo per l'inaugurazione del mo–
numento a Carlo Alberto (4 marzo prossimo) col titolo di moda erudita:
Carlo Alberto giudicato dai contemporanei.
Ma l'opuscolo diventerebbe un volume di quattrocento o seicento
pagine! Eppure sarebbe tanto utile, si presterebbe cosf bene, sotto quella
forma mascherata, a ristampare gran parte di quel che sul '21, sul '33, sul
'48 e '49 si trova negli scrittori piemontesi e poi
nell'Archivio Triennale!
Io dunque sarei felicissimo d'averti
a nozze
nel lavoro: ma ormai
non ci sarebbe tempo per fare una cosa compiuta, e inoltre i mezzi?
Ora senti. Tu che hai
l'arte del mosaico concentratore,
vorresti
far tu invece un opuscolo (estratto liebig) di trentadue paginette per il
circolo Alberto Mario di Milano con quel titolo o altro analogo, da po–
tersi stampare l'ultima settimana di febbraio? Cercherò che ti diano qual–
che cosa. Tu dovresti fare un florilegio ovvero un breviario di rettifiche
al Carlo Alberto di convenzione, a quello che i nostri trecento colleghi
sogliono imbandire 1'11 novembre ai poveri ragazzi ed alle ragazze delle
scuole secondarie. Pensa che da Cagliari, da Molfetta perfino vennero a
me, · gli anni scorsi, letterè di studenti che mi domandavano se ·potevo
loro indicare un libro su Carlo Alberto non
ad usum delphini
e io
non seppi che rispondere. Tu faresti bene, tenendo presente questo biso–
gno dei giovani: dar loro quanto meglio si può, testualmente citando fonti
rispettate (Gioberti, v.
Archivio Triennale III,
Brofferio, Anelli ecc. ecc.)
e a piè di pagina l'indicazione di altre opere che potrebbero consultare.
Vedrai con che
aplomb
incominciai la questione anticlericale! Ma
vedrai che proposta farò... in ultimo! Voglio farmi applaudire dai mas–
soni per due o tre articoli per poi ridere delle strida quando vedranno
la conclusione.
23 febbraio 1900
Mio caro,
trovo interrotta dalla febbre e dalla influenza questa lettera.
Ti riconfermo l'incarico (se puoi) dell'opuscolo di trenta pagine su
Carlo Alberto giudicato dai contemporanei.
Non importa se stampasi in
ritardo, purché in marzo.
E ti segnalo
sull'Italia
d'oggi venerdf n° 320 la lettera del siciliano
Mormina Penna (uno che da venti anni ristampa le sue rapsodie mazzi–
niane su tutti
i
giornali repubblicani che escono in luce) nella quale si
domanda "quali furono i
colossali errori (sic)
commessi dal Mazzini nel
1848" dei quali accennavi nell'articolo sulle
Carte di Carlo Cattaneo.•
• La lettera di Mormina Penna fu pubblicata nell"'Italia"
del
23
febbraio
1900;
ad essa
Salvemini replicò con l'articolo
Giuseppe Mazzini nel 1848
firmato "RERUM SCRIPTOR " in "La
Educazione politica" del
31
marzo
1900,
pp.
121-126;
a que;to
il
Mormina Penna rispo;e con una
lette_ra pu_bblicata in "La Educazione politica" del
30
aprile
1900,
pp.
179-180,
seguita da una
posulla d1 "RERUM SCRIPTOR" e della redazione.
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BibliotecaGino Bianco




