

Carteggio
Addio. Sono tanto contento di esser d'accordo con te. Dovremmo
metterci a scrivere un testo popolare di stor_iadel• risorgimento. Ciao.
46.
Salvemini a Carlo Placci
Lodi, 25 febbraio [1899]
Carissimo Piacei,
voglia scusarmi se non risposi subito alla Sua lettera.'
In
tutta
la
giornata non ho un'ora di riposo, perché il bisogno di tenere in equili–
brio il mio bilancio mi obbliga a tener sempre pronti articoli per questo
o per quel giornale. Non posso quindi darmi un momento di riposo. A
questo s'aggiunge che ho sulle spalle due polemiche purtroppo gratuite
e forse inutili coi miei... amici
2
;
e gli articoli di questo genere sono in
pura perdita. Vede bene che se non Le ho risposto subito, come avrei
voluto, merito di essere scusato. E son sicuro che Ella mi perdonerà.
Cosa vuole?
L'auri sacra fames
mi divora e non mi lascia tempo per altro.
Un'altra
ragione, per cui sono stato pigro a scriverLe,
è
che aspet–
tavo da un giorno all'altro la notizia di una Sua venuta a Milano; e accu–
mulavo tutto
il materiale per smaltirlo in quella grande occasione.
La
sua cartolina mi fa credere che il viaggio non debba accadere tanto presto,
come io speravo.
La Sua lettera mi fece una grande gioia, perché mi dimostrò ancora
una volta tutto l'affetto Suo per me. Ma riguardo al Suo dono, Le parlerò
col cuore in mano, sicuro che Ella non interpreterà male le mie parole.
Io
mi trovo in tali condizioni che a giorni anche dieci lire mi fanno
un gran comodo, e debbo badare attentamente che dalla mia tavola non
cada a terra neanche una briciola. Ma il mio debito con Lei desidero pa–
garlo
intero. Esso
è
la prima
vera
difficoltà, che ho incontrata nella
mia vita;· voglio dimostrare a me stesso di esser capace a superarla.
Ciò che mi tormenta non
è
tanto il debito in se stesso, quanto la
mia
incapacità per ora a pagarlo. Voglio riabilitarmi di fronte a me stes–
so. Voglio lottare con la mia sfortuna e vincerla
tutta.
Il dono, che Lei
mi offre, mi facilita la vittoria e mi renderebbe meno forte la soddisfa–
zione di aver vinto. Non riesco a sviluppare chiaramente
il mio senti–
mento; ma spero che Lei col suo intuito penetrerà nella mia coscienza
e mi comprenderà. Se domani
io avessi bisogno di qualche cosa, pen–
serei subito all'amico Piacei e mi rivolgerei a lui, sicuro che domandan-
46. CPI.
1
Non
è
conservata
In
AS.
2
Cfr. doc. n. 45, note nn. 1 e 2.
82
Biblioteca Gino Bianco