

Carteggio
var leggi generali da fatti personali; ma io penso che se a tutti i piccoli
proprietari
italiani capita giornalmente quel che capita a me di perdere
in tasse e in carte bollate il trenta per cento della propria ricchezza
(?)
ogni volta che vogliono sottometterla a un'operazione
qualsiasi, franca–
mente non c'è da meravigliarsi se in Italia sono possibili ogni quattro
anni delle rivoluzioni.
E cosi cadiamo nella solita politica. La Sua ultima lettera,' che Ella
dice antipatica -
non capisco perché -
meriterebbe
lunga risposta; ma
ahimè non posso darla su un pezzo di carta. Quel che Ella dice sulla re–
latività della logica umana,
anzi delle logiche umane, è perfettamente
giusto; da una decina di mesi ci sono arrivato anch'io al punto di sfi–
ducia nella
logica, che Lei descrive cosi bene. Per questo vado per–
dendo a poco a poco anche quello spirito di combattività, che avevo una
volta cosi accentuato. Quando mi
trovo di fronte a un'opinione,
che
non accetto, ho presa a poco a poco l'abitudine di non discuterla, ma
di studiare
come
quella opinione è nata nel cervello di chi la professa, e
perché
quel
tale
deve
pensare cosi e non può pensare altrimenti. Ma
anche questa
purtroppo
è della logica; ma è una logica che ha per me
il pregio di eliminare ogni questione sul bene e sul male, sul giusto e
sull'ingiusto
e quindi
di
lasciarmi godere di una grande
tranquillità
d'animo -
per quanto
i miei nervi lo permettono -
di fronte a tutte
le manifestazioni
intellettuali del prossimo mio.
Con questo metodo riesco a criticare anche me stesso, e riesco a spie–
garmi perché io non possa non essere socialista, pur essendo per me evi–
dente che né il socialismo, né il liberalismo, né il cattolicismo abbiano in
sé una prova della loro assoluta verità; e cosi riesco -
mi pare -
a
spiegarmi perché mai Lei si sia rifugiato nel seno del soprannaturale.
Mi permette di dirLe francamente
la mia opinione? Fra tutte le ragioni
che dovevano spingerLa
sulla via odierna, dalla quale
forse Ella non
uscirà piu, ce n'è una, che deve avere avuto la sua parte nella Sua ri–
voluzione psichica:
ed è, indovini...
il suo bisogno di
tranquillità. Mi
spiego:
l'idea del soprannaturale e della vita futura è fatta a posta per
farci sentire tutta la nostra piccolezza, tutta la inanità dei nostri sforzi, a
renderci
rassegnati.
Quando
ci
siam rassegnati non abbiam piu bisogno
di lottare con noi stessi e cogli altri; la nostra filosofia è un letto di rose,
su cui dormiamo
i sogni piu tranquilli di questo mondo. Beato chi può
rassegnarsi l Ma c'è... un ma. A questo mondo si rassegna solo chi non
ha bisogno di fare altrimenti. La rassegnazione è la filosofia di chi non
è obbligato a lavorare sempre col dubbio di perdere
il lavoro, a
lot–
tare sempre col dubbio di rimanere sconfitto nella lotta, a dormire sem–
pre col dubbio di svegliarsi e di trovarsi affamati. La rassegnazione è la
filosofia dei soddisfatti. La ricchezza fra gli altri vantaggi che procura,
procura anche quello della rassegnazione.
Io
credo che se Lei da bambino
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Manca in AS.
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