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Sign.° estremamente for te. Tu t t av i a essa non
mi
salverà
dalla morte. Perchè un movimento riesca, l a volontà, deve
volgersi a c iò cho è
possibile,
i l bisogno deve trovare i
mezzi per i l suo soddisfacimento. Pere, quel l i che hanno
la volontà debbono anche avare l a
forza
di attuarla contro
le resistenze che sorgono. E ' compito del la
ragione
d i se-
parare, mediante l o studio delle condizioni real i , d i ) che
è possibile da ciò che è impossibile, e d i mettere i n evi -
denza le forze contrarie, affinchè g l i sforzi umani si l imi -
tine a ciò che vol ta per vo l ta è attuabile. Così s i evi ta
agni idispersione d i forze, e queste sono utilitzzate nel la
maniera p i ù intensiva.
Tuttavia nel le cose social i non è faci le raggiungere
tale ragionevolezza. Siccome i l sostrato economico de l l a
societit è i n perpetuo sviluppo e cambiamento, con esso si
modificano anche i bisogni sociali, i mezzi per soddisfarli,
le forze per eseguire ciò el fè p i ù ut i le alto scopo. I no l t re
la società diventa sempre p i ù vasta, complessa, di ff ici le a
esser vista bene. E ' vero che crescono anche l ' intel l igenza
umana e si migliorano i metodi della conoscenza. Ma l ' in-
telletto del l 'uomo non sempre serve a riconoscere i rap-
porti real i . Esso tende sempre a servire a i bisogni del la
sua età, e (panda i rappor t i real i rendono impossibile i l
soddisfacimento d i t a l i bisogni, i nc l i na a int rodur re i n
questi •rapporti qualche elemento favorevole a l propr io -de-
L'uomo non vuol morire. La conoscenza delle con-
dizioni reali gl i dice però che deve morire. Tut tavia l'acuta
mente umana ha saputo scoprire i n t a l i condizioni degli
indizi d i una ul teriore ,esistenza dopo l a morte. I pro1e-
tar i r o m a n o vivevano nel la p i ù squal l ida mi -
seria, ma sentivano fortemente i l bisogno d i una v i ta d i
piaceri, l i e t a e senza lavoro. L e condizioni real i non l a
concedevano loro. Tut tav i a l loro spiri to ad onta di tut to
prometteva una simile v i ta nel regno dell 'anno mille, cu i
credevano d i avvicinarsi. I l pensiero del la divini t i t era i l
Mezzo per render for t i i deboli, possibile l'impossibile. L a
divini tà doveva innalzare a padrone del mondo i l piccolo
e mal trat tato popolo giudeo; essa nell'etä, delta Ri forma
doveva dare al le schiere insorte dei contadini inermi l a
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i t tor ia sui ben armat i ed agguerri t i eserciti dei signori.
Nel see. 19.° i proletari cessarono di credere i n una tale
divinità salvatrice; ma l'immagine della grande rivoluzione
francese, nel la quale per qualche tempo i proletari d i Pa-
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igi avevano sfidato t u t t a l 'Europa, fece sorgere i n l oro
in p i ù guise una nuova fede nel miracolo, nel la forza mi-