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«La classe lavoratr ice non pretende mi racol i ,dal la

Comune. Essa non deve int rodurre per decreto popolare

alcuna utopia fissa e prestabilita. Essa sa che per prepa-

rare l a propr i a emancipazione, e qu i nd i quel la p i ù ele-

vata forma d i vi ta, a l l a quale l a presente società a caiusa

del suo part icolare svi luppo economico tende irresist ibi l-

mente, essa, l a classe lavoratrice, deve attraversare lunghe

lotte, e tut ta una serie d i processi storici , per opera dei

quali così g l i uomini come le circostanze saranno comple-

tamente trasformati. Essa non deve attuare alcun ideale,

ma soltanto liberare g l i elementi del la nuova società, che

giä s i sono svi luppat i nel grembo del la crol lante •societä

borghese » (pag. 50).

Dalla proposizione, second() cu i l a classe lavoratrice

non ha da attuare alcun ideale, si è t rat ta l a conseguenza

che Ma r x non avrebbe assegnato al i movimento socialista

alcuno scopo, a l cun programma determinato. M a a deb

contrasta già, l a circostanza, che egl i stesso compilò pro-

grammi social isti, d a l

Mani fest

o

comunista

del 1847 a l

programma del Pa r t i t a operaio fraincese, redat to da l u i

nel 1880 coin l a collaborazione d i Guesde e Lafargue. Ne t

passe su ci tato egl i indica già lo scopo -del movimento so-

cialista: l'emancipazione della classe lavoratrioe mediante

la sua progressiva e vittoriosa lot ta d i classe, e l a « pre-

parazione » d i una «p i ù elevata forma d i vi ta)) che deve

sorgere dal la signoria dei lavorator i sul la base del la tec-

nica moderna.

Si potrebbe anzi sostenere contro Marx, che questi scopi

non sono a l t ro che ideal i tà, e che quindi essi dovrebbera

appunto attuare degl i ideal i. F r a gl i ideal i , che non pos-

sono essere effettuati, Ma r x intende qui evidentemente g l i

ideali tiaschendenti, che s i troyano a l d i l ä del tempo e

dello spazio, d i una Giustizia e di una Libertà eterne.

Per

lui gl i scopi del movimento operaio sorgono dall'evoluzione

economica; le part icolari forme della loro attuazione soma

concepite appunto i n continua evoluzione e i n dipendenza

dallo spazio e dal tempo. I l socialismo non è per lui « una

utopia fissa e prestabi l ita », ma an processo, che presup-

pone una lunga evoluzione dei rappor t i economici e del la

classe lavoratrice, e non è chiuso da l l a v i t t or i a pol i t ica

di quest'uslitima, ma soltanto messo in movimento dal fatto,

che l a v i t tor i a pol i t ica « libera g l i elementi del la nuova

società ».

Già due decenni pr ima Marx aveva indicato come con-

Terrori8mo e 0 omuni8mo.