

dizioni pregiudiziali al la rivoluzione sociale un lungo am-
maestramento del la classe lavoratrice e i l riconoscimento
dei rapport i reali.
Dopo la catastrofe della rivoluzione del 1848 studiando
i rappor t i economici e g l i g i unse a l l a conclusione, che
per al lora la rivoluzione era chiusa. Ciò l o mise i n u r t o
con mol t i dei suoi compagni, che i n tale at t i tudine vede-
vano un tradimento verso la rivoluzione L e masse, secondo
costoro, avevano bisogno e volontà d i rivoluzione. Ma r x
nel settembre 1850 rispondeva loro:
« La minoranza (del la Lega comunista) i n luogo della
eoncezione cri t ica pone la dogmatica, i n luogo del materia-
lismo l'idealismo. Ruota motrice del la rivoluzione diventa
per essa la
semplice volontet,
anzichè la realtà dei rapporti.
Mentre noi diciamo ai lavoratori • vo i dovete attraversare
quindici, vent i , cinquant 'anni d i guerre c i v i l i e d i lot te
di popoli, non soltanto per modificare i rapport i , ma anche
per modificare voi stessi e rendervi idonei al potere pol i -
tico; voi a l contrario di te: « Noi dobbiamo giungere im-
mediatamente al potere, o andaroene a dormire». Mant ra
noi specialmente ai lavoratori tedeschi additiamo l a man-
canza idi evoluzione del proletariato tedesco, vo i lusingate
nel modo più goffo i l sentimento nazionale e i l pregiudizio
di ceto dell'artigiano tedesco, ciò che d'altronde procaccia
maggiore popolarità. Come i democratici hanno fatto qual-
che cosa di sacro della parola
popolo,
oasi voi della parola
proletariato.
Come i democratici, anche voi sostituite al la
evoluzione r ivoluzionar ia l a f r ase de l l a r ivoluzione ».
(MARX: Rivelazioni sul Congresso comunista d i Colonic,
nuova ristampa, 1885, pag. 21).
Quando Mar x s i opponeva a l concetto d i f are del la
semplice volontà
l a ruota motrice della rivoluzione, natu-
ralmente non voleva d i re che l a volontà non c i entrasse
affatto. Senza l a volontà è af fat to impossibile qualsiasi
azione cosciente; senza d i essa non solo non v i è r ivolu-
zione, ma non v i è storia. La pr ima condizione, per qual-
siasi movimento sociale, è cost i tui ta dal la for te volontà
di cer t i elementi sociali, derivante da bisogni profonda-
mente sentiti.
Tuttavia con l a volontà
soltanto
non si f a nul la. Se
un movimento riesce, vuol d i re che v i è qualche cosa
di
più della semplice volontà, del semplice bisogno. I o posso
aver l a volontà d i vivere eternamente. E tale volontà pub