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0145(testa grande interesse per l o studio della, storia,

ma in generale nessun interesse per l a verità storica. An-

che qui noi c imbattiamo nuovamente i n uno d i quei mo-

menti, che spingono al la falsificazione storica. Gl i scri tto-

Pi di ciascun part i to cercano di mostrare i propr i modelli

nella luce più favorevole, e quelli degli avversari nella più

sfavorevole possibile.

Fra i bisogni pratici, da cui scaturisce la storiografia,

sono esenti da tendenza falsificatrice solo quelli, che ecci-

tane i l desiderio d i

imparare

dal la storia. Quest() deside-

rio porta al lo sforzo di riconoscere le cause non solo dei

successi,

ma anche degli

insuccessi

dei predecessori del pro-

prio partito, e quindi ad esercitare verso d i essi una cri-

tica senza riguardi . I n questo punto troviamo l a transi-

zione a l l a spinta puramente scientifica verso l a veri tà,

verso la ricerca storica fatta al solo Kayo di soddisfare i l

bisogno idi conoscere le cause.

Tutt i g l i a l t r i bisogni prat ici , che inducono a scriver

lia storia, svIilupipano l ' inel ipai ione a degradarla a leg-

genda. A ciò si oppone oggi fortunatamente solo la circa-

stanza, che la critica della parte avversaria contrasta ogni

consimile tentativo. Oggi l a cosa non può esser p i ù ma-

nipolata con l a disinvoltura dell'età, del Vangelo, tranne

che sotto lil regime dello stadia d'assedio e della censura.

Tuttavia anche dove la cultura popolare è più sviluppata

e si gode della più i l l imi tata l ibera d i stampa, non v i è

difetto di rappresentazioni stogie e unilatieralii.

Naturalmente non si deve credere, che in questi casi

si t rat t i sempre d i volontà, cosciente di t rarre i n inganno

ili lettore. Per lo più invece lo stesso scrittore è t rat t i : in

errore dal suo stesso fanatismo di part i te e dalla sua gret-

tezza partigiana, che gl i impedisce d i vedere le rose cote

esse furono realmente.

Ciò è possibile tanto più facilmente, i n quanto le stes-

se f on t i del la storiografia derivano g i à i n va r i a guisa

dalle lotte dei par t i t i , e i rappor t i sociali sono sempre

straordinariiamente complicati, cosicché anche a l ricerca-

tore p i ù l ibero non riesce facile di, essere soddisfatto, ed

egli deve sempre ripetersi la domanda. — E' poi la verità'?

A ragione i l Lissagaray nella prefazione alga sua

Sto-

ria

della Comune

dice:

— « Chi racconta al popolo false

leggende rivoluzioniarie e — di proposito o per ignoranza

lo i l lude con di t i rambi storici, è altrettanto degno d i

punizione, quanta i l geografo che disegna carte nautiche

f a k e n .