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poiché la più gran parte del plusvalore creato nelle pro-

vince confluiva a Parigi, per esser qui in parte dissipato

in bagordi, in parte usato ad accumular capitali, ad ar-

rioehire e rafforzare gid sfruttatori del passe.

CosìBoras, accanto alla fiducia verso l a Parigi del

progress°, l'odio contro l a Parisi dello sfruttamento, e

si form?) un contrasto t ra la capitale e la provincia. A

seconda delle situazioni storiche prevalse ora l'una, ora

l'altra tendenza.

Il contrasto economico era acuito dal contrasto delle

vedute, che traevano origine dal la diversità, d'ambiente

sociale. Nell'aperta campagna e i n provincia l a vita e-

conomica era stagnante, e da alb derivava lo spirito con-

servatore, l'attaccamento a i costumi tradizionali. Anche

chi non l i riconosceva piii, doveva simularli, perchä nei

ristretti circoli del villaggio o della cittaduzza ciascuno

soggiace al conti-allo dell' intiera comunità,.

Quests) controllo mancava affatto nelle città gigante-

sche. Lä si poteva osare di schernire apertamente i co-

stumi tradizionali, e questi venivano attaccati tanto dal

basso

quanta &Malta, così dala nobiltà orgogliosa, avida

di piaceri e dai circoli capitalistici che volevano imitarla,

come dalle masse degli elementi inferiori, che nella loro

miseria e nell'eterna incertezza della propria esistenza nä

erano trattenute dalle barriare della proprietà, nä apprez-

zavano i vincoli della vita famigliare. F r a i 'due estremi

stavano larghi strati di avventurieri e di intellettualti, vi-

venti spesso nella stessa miseria, nella stessa incertezza

del domani, i n cui viveva l a plebe degli straccioni, ma

ammessi a partecipare al la vita, libertina della nobiltà

e dei ricchi della capitale.

Nessuna !meraviglia, che i semplici abitanti delle pic-

cole cittä, e i contadini aborrissero tanfo la. crassa immora-

lità della Babilonia deilita Senna, quanto l o spirituale

Parigino derideva j i piatto filisteismo e i gretti pregiudizi

pro-vineLai i.

E come nella morale, cosi anche nella, religione appa-

riva l'identico contrasto. Per iii contadino isolate dal mon-

do i l prete era l'unico intellettuale, che si curasse di lui,

ehe lo mettesse in rapport» col mondo esteriore, che gl i

offrisse una saggezza oltrepassante i l imiti dell'orizzonte

del suo campanile. Gl i analfabeti dell'aperta campagna

nonpotevano minimamente sospettare che quella saggez-

zafosse stata già da lungo tempo superata dall'incremen-

to delle scienze. Essi si tenevano stretti p1,nChiesa e allots