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proletariato, ma ne fu anche accresciuta liai conoscenzaoasi
dei rapporti economici come dei rapporti di forza delle
classi, e quindi furono prevenute avventure fantastiche, e
mil° stesso tempo esclusa l a guerra civile come metodo
della 'attic% di classe.
Nel 1902 io scritssi, nel mio lavoro su
La rivoluzione so-
ciale (cap it. 6, La Democrazia):
«La democrazia ha grandissimo valore giä, per i l
fatto, che rende possibili forme superiori della lotta r i -
voluzionaria. Questa non sarà più, come nel 1789, o an-
cora nel 1M8, l a lotta di masse disorganizzate e prive di
qualsiasi educazione politica, d i qualsiasi conoscenza, dei
rapporti di forza dei fattori i n lotta, d i ogni profonda
comprensione degli scopi della lotta e dei mezzi atti a con-
seguirli; non più una lotta di masse, che si lascino trasci-
nare e fuorviare da ogni clamore, da ogni accidente. revm
sarà, una lotta d i masse organizzate, illuminate, piene
di fermezza e di buonsenso, che non seguono ogni impulso
nèesplodono a ogni ingiustizia, ma anche non si lasciano
abbattere da ogni insuccesso.
«D'altra parte le lotte elatorali sono un mezzo per
contare sestessi e gli avversari, e garantiscono una chiara
conoscenza dei rapporti di forza delle classi e dei partiti,
dei loro progressi e regressi: quindi esse trattengono
da scoppi precipitati e salvano da sconfitte, e assicurano
anche la possibilith che l'avversario riconosca da sè l'inso-
tenibilitä, di talune posizioni e le abbandoni volontaria-
mente, se i l mantenerle non è per esso questione vitale.
Go•sl la lotta diventa meno ricca di vittime e meno eru-
dele, meno dipendente dal eke() caso ».
All'efficacia concomitante di tutte queste circostanze,
della formazione d i un proletariato industriale e della
sua elevazione al disopra della plebaglia, dello sviluppo
della teoria socialista, del consolidamento della democrat-
zia; a tutti questi fattori riuniti riuscì infine di disperdere
il tetro timore espresso da Engels ancora nel 1848 nella
sua Condizione della classe lavoratrice i n Inghilterra,
allorchè diceva:
«Se la borghesia inglese non riacquista i l buon senso
- e ció essa second() ogni apparenza non fa di cierto —
avverrà una rivoluzione con l a quale non si potrà para-
gonare alcun'altra precedente. I proletari spinti alla di-
sperazione impugneranno le faci incendiarie, e l a ven•
dettapopolfingesarà esercitata con una rabbia, di cui not