

vico. Esso, l ung i dal la pretesa d i rappresentare la
di t tatura del proletar iato, non i u più al tro, d'al lora
i n poi , che la Di t t a tura di un par t i to nei seno del
proletar i ato. Ma per un certo tempo potè rappre–
sentare la Di t tatura della maggioranza del proleta–
r iato sul la minoranza. Ogg i anche ciò è diventato
dubbio.
Ino l t re , ogni regime, anche quel lo di t tator iale,
ha bisogno d i appar i re come l'espressione dei b i –
sogni della maggioranza, e non soltanto del prole–
tariato, ma d i tutto» i l popolo. Anche i bolscevichi
non si possono sot t rarre a ta l bisogno.
I l « Populaire » d i Pa r i g i del 6 l ug l i o ri ferisce
una conversazione che Longuet ebbe con l 'amba–
sciatore a Londra dei Soviet, L i t w i n o f i . Longuet
osservò i ra al tro :
« Vo i sapete, ci ttadino LitwinoJT, che anche
quei compagni dell'occidente, che nut rono le più
for t i simpat ie per i l vostra movimento, furono fe–
riti dal la dissoluzione della Costituente. Da parte
mia io ho già detto questo i n gennaio, quando v i
vidi l 'ul t ima vol ta. Non credete che voi , per ovviare
agl i attacchi che v i si muovono, dovreste i n ogn i
caso indi re nuove elezioni per la Costituente ?»
L i twi no f f rispose :
« Ciò per i l momento è impossibi le in consi–
derazione del la situazione attuale. La democrazia
espressa nella forma dei Soviet (esatta espressione
del la volontà delle masse) è Tunica forma d i rap–
presentanza che presentemente conviene alla Rus–
sia. Del resto coloro che protestano contro le ul t ime
elezioni per i Soviet, le qua l i l i annientarono, conte–
sterebbero anche le elezioni per una nuova Cost i–
tuente, nelle qual i noi avremmo sicuramente la mag–
gioranza. »
Se i l compagno L i twi no f f e i suoi amici sono
così s i cur i d i questo perchè non fanno in modo che