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formano la grande maggioranza della popolazione
russa. Nel
sistema
sovietistico essi formano la mag–
gioranza della popolazione autorizzata a parteci –
pare alla legislazione e al governo. Quella che ci
viene presentata come di t tatura del proletar iato, se
fosse realizzata in modo conseguente e se una classe
in genere potesse direttamente esercitare la di t ta–
tura (ciò che è possibile soltanto a un part i to) pren–
derebbe la forma d i una di t tatura dei contadini . Sem–
bra così che
la
realizzazione meno dolorosa del so–
cial ismo sia assicurata se è posta nelle mani dei
contadini . Ma se anche i contadini formano la mag–
gioranza
nell'organizzazione
sovietistica, questa però
non abbraccia l ' int iero proletar iato.
Dappr incipio non era del tutto chiara la nozione,
chi si dovesse organizzare in Soviet e qual i Soviet
dovessero associarsi alla organizzazione generale.
Molte volte dominò i l punto d i vista che ogni
organizzazione professionale potesse formare un
Soviet e dovesse essere .riconosciuta come un Soviet.
Ancora i l 28 maggio la «
Leipziger
Volkszei tung
n
recò un art icolo, evidentemente proveniente da cir–
col i bolscevichi, i n t i t o l a t o : « L a repubbl ica dei So–
viet ». I v i
si
dice :
« La rappresentanza soviel isl icq ha la preva–
lente proprietà d i ogni rappresentanza democratica,
essa concede a tut t i i ci t tadini d i r i t t i completamente
egual i , tutte le classi del paese i n questione posseg–
gono la piena possibilità d i avere una rappresen–
tanza locale nei Soviet, esattamente rispondente alle
loro forze e alla loro specifica importanza sociale.
Per questo esse devono pr ima naturalmente orga–
nizzarsi, ma d'altronde non in pa r t i t i secondo lo
schema del la democrazia f inora esistita, ma in con–
formità delle nuove forme democratiche, i n part ico–
l ar i organizzazioni d i classe o d i sindacat i . »
Legien e consorti possono essere mol to contenti