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paese che
è
ancora economicamente così poco svi –
luppato- che i l proletar iato v i forma
soltanto
una
minoranza, non è da aspettarsi tale maturità del pro–
letar iato.
Si può dunque ammettere
a priori
che dapper–
tut to, dove i l proletar iato può conservare i l potere-
statale solo per mezzo del la d i t t a tura i n opposizione
alla democrazia^ le difficoltà che si levano contro i !
socialismo- sono così grand i , che sembra del tut to
escluso che la di t tatura possa apportare rapidamente
uh benessere generale e per tal guisa conci l iare al
regime della forza le masse popol ar i da essa spo–
gl iate dei d i r i t t i po l i t i c i .
I n realtà," vediamo che la repubbl ica dei Soviet,
dopo nove mesi d i esistenza, invece d i al largare i l
benessere col let t ivo, si trovò costretta a spiegare
donde venga i l malessere generale.
Abbiamo davant i a noi le « Tesi sul la r i vo l u –
zione socialista e i compi t i del proletar iato durante
la sua di t tatura i n Russia », provenient i da parte bo l –
scevica. Un passo d i quelle tratta « la difficoltà della
situazione ». V i è detto come 28.* t es i :
« 28. I l proletar iato svolge l 'organico lavoro
positivo fra le magg i or i difficoltà. Quelle d i natura
interna sono : logoramento e prodigioso esaurimento
dell 'economia pubbl ica, anzi la sua dissoluzione in
conseguenza della guer ra ; la pol i t ica del la classe ca–
pi tal ist ica pr ima della r ivoluzione d'ottobre (una co–
sciente pol i t ica di disorganizzazione, per creare dopo
l 'anarchia, un ordinamento* d i d i t tatura borghese);
i l generale sabotaggio del la rivoluzione d'ottobre da
parte del la borghesia e del l ' intel l igenza; ' le perma–
nent i insurrezioni contror ivoluzionar ie armate e non
armate degl i ex-ufficiali, dei general i , della borghe–
sia; mancanza d i forze tecniche e d'educazione della
stessa classe operaia; mancanza di esperienza orga–
nizzatrice; l'esistenza d i grossi strat i della piccola