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sul l 'opposizione che si eleva nel paese contro quel la
legge. Soltanto dopo che la legge è emanata, si ma–
nifestano cri t iche e opposizioni . Le debolezze della
legge vengono a giorno non durante la discussione,
ma durante l 'appl icazione. Così anche i l governo dei
Soviet si è visto costretto, per leggi mol to impor –
tant i , a esautorarle con aggiunte o con una prat ica
rilassata, a lasciar entrare dal la porta di dietro g l i
elementi che si erano solennemente gettat i f uor i
dal la por ta di avant i .
Abbi amo già spiegato che un d i r i t t o d i voto per
professioni i n contrasto con quel lo universale ha
tendenza a restringere l'orizzonte degl i interessati .
E si può ben dubi tare che per mezzo d i tut to ciò i l
passaggio al social ismo sia reso meno doloroso che
per mezzo del suffragio universale e della l ibera d i –
scussione d i tut t i i pa r t i t i rappresentati secondo i
loro rappor t i d i forze.
Ma non meno dubbia che la mancanza d i dolore
riesce, sotto la concezione sovietistica, la di t tatura
del proletar iato. Di t tatura , certo : ma realmente d i t –
tatura del proletar iato?
I Soviet poterono, nella st rut tura economica della
Russia, ottenere la loro posizione dominante solo per
questo, che essi nel 1917 non si l imi tarono come nel
i905 semplicemente al proletar iato urbano, i ndu–
st r iale; stavolta anche soldat i e contadini si orga–
nizzarono in Soviet. Con la dissoluzione dell'eser–
cito i soldat i perdettero la loro importanza numerica.
I l piccolo esercito che i commissari del popolo arrota–
rono, f u per essi importante meno per la sua scheda
elettorale che le sue baionette. D'al tronde le schede
del l 'esercito rosso non rappresentarono una parte
insigni f icante : i n diversi Soviet, per esempio, dopo
le ul t ime elezioni i n Pietrogrado, fu loro riservata
una considerevole parte di mandat i . Ma tanto più
impor t ant i diventarono i vot i dei contadini , i qual i