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ingresse teoretico e d i quell 'entusiasmo che sve–
gl iano soltanto i nob i l i scopi .
Affatto diversamente opera la democrazia sui
proletar i , i qual i nel l 'odierna forma di produzione d i –
spongono soltanto d i poche ore nella giornata da
impiegare l iberamente. La democrazia svi luppa or–
ganizzazioni di masse con lavoro amministrat ivo di
masse; essa chiama i ci t tadini alla discussione e al
disbr igo di mol le questioni del giorno, spesso d i mi –
nime proporz ioni . Sempre più tutto i l tempo l ibero
del proletar iato è richiesto dal « piccolo lavoro »,
sempre più lo occupano i piccol i avvenimenti del
momento. Ma la mentalità si restringe in un pic–
colo cerchio. Si produce incapacità d i comprendere
la teoria, anzi, disprezzo di questa. L'opportunismo
colà si propaga sempre più al poslo dei grandi prfn-
c i p i i . Quindi se Marx ed Engels poterono stimare su–
periore i l senso teorico dei lavorator i (edeschi di f ron–
te a quel l i del l 'Europa occidentale e del l 'America, t ro–
verebbero ogg i la stessa superiorità in interesse teo–
rico presso i l avorator i russi d i fronte ai tedeschi.
E tuttavia dappertul to i proletar i aventi co–
scienza di classe e i loro rappresentanti lottano per
ottenere la democrazia, e mol t i d i essi sacrificarono
per tale scopo i l sangue del loro cuore.
Essi sanno appunto che senza democrazia la
cosa non può andare. L'azione nobi l i tante della lotta
contro i l dispotismo r imane l imi tata a un gruppo
scelto, comprende l ' intera massa. Ma d'altra parte
non si deve esagerare fazione « filisteizzante » della
democrazia sui pro l etar i . Essa è conseguenza della
mancanza di tempo l ibero d i cui soffre i l proleta–
riato, non della democrazia per se stessa. Sarebbe
anzi strano che i l possesso del la libertà dovesse ren–
dere l 'uomo necessariamente più angusto e più l i –
mi tato che la mancanza d i libertà- Quanto più la de–
mocrazia opera nel senso che sia abbreviato i l tempo




