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sue propr ie file la difesa delle minoranze è mol to
importante.
Ogni nuovo insegnamento, sia esso d i natura
teorica o tattica, al suo sorgere è rappresentato sol –
tanto da minoranze.
Se si oppr imono tal i minoranze con la forza, i n –
vece d i discutere con esse, la maggioranza si r ispar–
mia cosi molta fatica c mol ta incomodità. Essa può
anche i n certe circostanze risparmiare così mol to la–
voro superfluo, perchè non ogni dot tr ina rappre–
senta un progresso per i l solo fatto d i essere nuovo
e rappresentato soltanto da una minoranza. La mag–
gior parte d i ciò che sorga come un pensiero nuovo
fu già espresso mol lo tempo pr ima e riconosciuto
ineffettuabile per mezzo della discussione o della
prat ica. Soltanto l ' ignoranza mette avant i sempre
d i nuovo la vecchia merce. Per contro a l t r i pensieri
sono or i g i na l i , ma completamente assurdi . Ma per
quanto poche nuove idee c pensieri possano rappre–
sentare un reale progresso, tut tavia ogni ul ter iore
svi luppo e possibile soltanto per mezzo d i nuove
idee, le qual i dappr incipio si manifestano soltanto
come idee d i minoranze. Ogni oppressione d i tutte le
idee della minoranza nel part i to significa qu i nd i un
peggioramento della lotta proletar ia di classe e un
raHentamento del processo d i maturazione della clas–
se operaia.» I I mondo sta sempre d i nuovo d i fronte
a problemi ancora ignot i , che non si possono r isol
vere coi mezzi t radi z ional i .
Per quanto però possa essere diffici le d i sceve–
rare dalla faraggine dei prob l emi enunciati quanto è
veramente pregevole, è questo un lavoro indispen–
sabile, se i l nostro movimento non vuole i r r i g i d i r s i ,
ma anzi salire sempre più all'altezza dei còmpiti. E
ciò che vale per i l part i to, non vale meno per lo
Stato. Difesa delle minoranze è condizione inelutta–
bile dello svi luppo democratico, non meno impor¬
tante che i l dominio del la maggioranza.